Savona. Prima la manifestazione di piazza con il girotondo, i tamburi, gli slogan e qualche fuoco d’artificio, ora il confronto con le istituzioni. Domani mattina a Palazzo Nervi si terrà un incontro tra i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Tpl Linea e la Provincia e il Comune. Al centro ancora la vertenza che lunedì scorso aveva portato i dipendenti dell’azienda di trasporto a scendere in strada per una protesta pubblica.
Le ragioni della protesta erano diverse: il mancato contributo della Provincia e del Comune di Savona necessario per garantire la prosecuzione del servizio; le mancate risposte della Provincia sulla cessione delle quote di sua proprietà, le mancate garanzie sull’unicità del lotto per la gara di affidamento del servizio al nuovo gestore e le mancate risposte sulla redazione del bando circa la presenza di elementi quali la clausola sociale che garantisca i livelli occupazionali e i livelli reddituali.
“Le ragioni di questa protesta sono che gli enti locali hanno tagliato i finanziamenti, così si aprirà la strada della privatizzazione del trasporto pubblico locale con un taglio del servizio e un danno per l’utenza”, avevano spiegato i sindacati di categoria durante la manifestazione.
Tra i punti caldi della vertenza anche le mancate garanzie sull’unicità del lotto per la gara di affidamento del servizio al nuovo gestore e le mancate risposte sulla redazione del bando circa la presenza di elementi quali la clausola sociale che garantisca i livelli occupazionali e i livelli reddituali: “Sono indispensabili le assunzioni previste dall’accordo siglato all’Unione Industriali sul ‘fondino’, con un intervento chiarificatore della Regione”.
Ecco la diretta di IVG.it sulla nuova protesta dei lavoratori Tpl
“Non ci vogliono ascoltare? Non vogliano tornare indietro su un piano industriale e di risanamento dannoso e pericoloso per la nostra provincia? Noi andremo avanti con la lotta, dovranno ascoltare le nostre ragioni e le nostre richieste”.
Per Mauro Laschi, segretario regionale Faisa-Cisal: “E’ un problema di risorse, non c’è la volontà politica di risolvere la questione del trasporto pubblico locale. Non c’è un piano strategico, si pensa solo a tagliare…La soluzione? Tocca alla politica fare la sua parte, senza una programmazione pubblica chiara e definita non si andrà da nessuna parte. Mancano i finanziamenti pubblici? Non è vero, basta indirizzarli bene, evitando di mettere al collasso un servizio essenziale per la cittadinanza”.
Tra i manifestanti il consigliere comunale savonese di Rete a Sinistra Marco Ravera: “I lavoratori hanno tutte le ragioni: il trasporto bus deve rimanere pubblico, a garanzie dei lavoratori e dei cittadini. Un servizio che rischia di essere cancellato”.