Savona. “In questi giorni è apparsa la notizia secondo cui la Giunta Caprioglio avrebbe aperto le trattative con i proprietari di Binario Blu sull’ipotesi di riqualificazione (per la giunta) e di cementificazione (per chi ha a cuore le sorti di Savona) dell’area a ridosso del torrente Letimbro. Io credo che il fatto stesso di sedersi ad un tavolo a trattare, qualora la notizia sia stata riferita nei termini esatti, voglia di per se già dire due cose: rinunciare a qualunque ipotesi di programmazione del suolo da parte del Comune, e considerare il PUC una sorta di atto obbligato e non lo strumento su cui sarà disegnato il futuro della città di Savona”.
Così i Verdi commentano le ultime notizie sulla presunta trattativa tra Comune e Binario Blu sul destino delle aree vicine al Letimbro. A parlare è Danilo Bruno: “Su queste basi, che aprono la via ad un liberismo sfrenato tipico peraltro della Giunta di centro destra, e che fa degno corollario alla azione del centro sinistra che sul cemento ha costruito la propria azione politica, occorre sicuramente definire una proposta politica alternativa a cui i Verdi, Noi per Savona e gli ecologisti cittadini stanno già lavorando”.
“Come di consueto, però – prosegue Bruno – sorgono alcune domande: nei progetti di Binario Blu saranno previste quote di edilizia sociale e /o di social housing? Nei progetti di Binario Blu saranno previste misure di efficienza energetica, che portino verso il consumo o possibili ipotesi di autosufficienza energetica?”.
Ed ancora: “Trattandosi di una zona collocata a ridosso del fiume e forse anche a rischio esondazione quali misure saranno previste per impedire che le costruzioni possano aggravare l’eventuale rischio idrogeologico della zona?”. Tre domande che i Verdi indirizzano all’azienda e al sindaco Ilaria Caprioglio.