Loano. “Speriamo sia in grado di garantire lo sviluppo del tessuto commerciale e non sia solo fonte di una concorrenza tale da eliminare la maggior parte degli operatori”. Così il presidente di Assoutenti, Gian Luigi Taboga, a proposito della galleria commerciale che dovrebbe trovare spazio all’interno dell’ex cinema Loanese di via Garibaldi a Loano.
Attualmente la pratica per la riconversione della storica sala di proiezione è al vaglio dell’ufficio tecnico e dell’ufficio per le attività produttive del Comune. All’interno dell’ex cinema dovrebbero trovare spazio una struttura di distribuzione di medie dimensioni e altre due attività commerciali più piccole (e una di queste dovrebbe essere una panetteria).
Secondo il vice sindaco e assessore alle attività produttive Luca Lettieri l’apertura di una nuova realtà commerciale di questo genere avrà ripercussioni positive: “Non stiamo parlando di una struttura per la grande distribuzione, realtà nei confronti della quale ci siamo sempre opposti, ma di una media struttura di vendita con annesse due attività. Quando sono rispettate, le norme e le prescrizioni esistenti ne consentono l’apertura. Tra l’altro poli del genere già esistono sul nostro territorio. Non credo avrà un grosso impatto sul tessuto commerciale esistente, anzi: potrebbe incrementare la presenza e il passaggio di potenziali clienti per il centro storico che è, nei fatti, la ‘galleria commerciale’ di Loano”.
Taboga è più prudente e non si sbilancia: “Ciò che bisogna capire – spiega – è se questa nuova galleria commerciale sarà in grado di garantire lo sviluppo del sistema commerciale del centro storico o innescherà un fenomeno di ‘cannibalismo’, cioè creerà una concorrenza talmente forte da ridurre il tessuto a poche attività”.
“Il mio non è un elogio alla staticità – specifica Taboga – Lo sviluppo ci deve essere. Ma ciò che trovo strano è il fatto che questo arrivi solo da parte di aziende di dimensioni maggiori. In passato le attività più piccole hanno sempre cercato di creare un sistema di cooperazione in grado di creare economie di scala e portare ad un risparmio”.
Ora questo non avviene più e i centri commerciali si moltiplicano: “Ma io credo che il supermercato farà fatica – profetizza il presidente di Assoutenti – A meno che non sia inserito in un progetto talmente creativo da portare qualcosa di nuovo e insolito e stimolare così la concorrenza, ovviamente. Per me il vero rammarico sta nell’aver perso il vecchio Loanese, che era un punto di riferimento per tutta la comunità”.
