Il personaggio

Finale: Gianmarco Basso, giovani talenti crescono

Centrocampista "dai piedi buoni", è ritenuto da mister Buttu uno dei migliori talenti della Serie D

Finale Ligure.Basso è tra i migliori talenti, recentemente messi in evidenza dal campionato di Serie D… E’ un giocatore dotato di tanta qualità, personalità e voglia di apprendere. Data la giovanissima età, ha indubbiamente un futuro calcistico interessante davanti a sé”.

‘Spifferiamo’ subito il giudizio di Pietro Buttu, tecnico del Finale, al suo giocatore, per stuzzicare il suo orgoglio e cavarne un’ interessante intervista…

Ringrazio il mister per le belle parole” – attacca Basso, centrocampista, classe ’99 – “Da due anni è il mio allenatore e grazie al suo operato, ho avuto una crescita tecnico-tattica e caratteriale notevole. Il mister ha lavorato molto su di me e quando ha ritenuto che fossi pronto (ndr, a 17 anni), non ci ha pensato due volte a farmi debuttare contro la Fezzanese… gli sarò sempre grato”.

Quali difficoltà hai incontrato nel misurarti in un campionato così competitivo?

Sinceramente pensavo che all’inizio fosse più difficile… ma – con l’aiuto del gruppo – una volta in campo, passato il timore iniziale, ho pensato solo a mettermi a disposizione della squadra. Devo molto ai compagni, sempre prodighi nel consigliarmi nei momenti difficli”.

L’approccio mentale ad ogni gara è fondamentale, concordi?

“Non esistono partite facili… devi sempre essere pronto, al cento per cento e nel mio caso, saper sfruttare ogni occasione; lo scorso anno ho giocato sei gare, subentrando spesso a gara in corso. Se non riesci a ‘vivere’ la partita, anche dalla panchina, difficilmente puoi riuscire a dare un’ impronta; per giocare a calcio a questi livelli, non basta la passione… ci vuole grande spirito di sacrificio, determinazione, voglia di migliorarsi, attraverso ogni allenamento, non mollare mai”.

Nell’ultima gara di campionato, avete pareggiato, al “Borel”, col Montemurlo, dopo essere stati in svantaggio; ci ha pensato l’argentino Santiago Sogno, ex Savona, a realizzare, di testa, la rete del pareggio. Era la prima volta che il “gaucho” giocava insieme a Capra, come li hai visti?

“Molto bene, sono complementari… si sono trovati a loro agio, hanno giocato un’ ottima gara… peccato che domenica Edo Capra sarà indisponibile per squalifica, ma Vittori (ndr, subentrato nell’ultimo match a gara in corso) non sarà da meno, viste le sue qualità”.

Possono i tre attaccanti giocare insieme?

“Penso di sì, visto che Capra sa disimpegnarsi alla grande anche sulla fascia”.

Basso, prima di vestire la “camiseta” giallo-rossa, ha giocato nei settori giovanili di Andora (cittadina in cui abita), Baia Alassio e Vado.

Vuoi fare, per i lettori di Ivg Savona, un identikit del Basso calciatore, evidenziandone i pregi primari?

“La visione di gioco… il saper intuire in anticipo le situazioni che si stanno sviluppando in campo, per poter anticipare le giocate a favore della squadra… credo sia questa la mia dote principale”.

Beh, per quanto visto da chi scrive, in effetti, il centrocampista del Finale, fatte ovviamente le debite proporzioni di categoria, ricorda nelle movenze Andres Iniesta, il top player del Barcellona… cui sembra ispirarsi nella precisione dei passaggi e per la capacità di creare spazi, con un sapiente fraseggio.

E l’importanza di avere in squadra un giocatore con le caratteristiche dello spagnolo, l’ha evidenziata Sir Alex Ferguson, in un’intervista: “Non sono ossessionato da Messi, il pericolo è Iniesta. È fantastico, lavora per la squadra”… forse la pensa così anche Pietro Buttu…

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