Savona. Sono stati pubblicati dal Sistema di Sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) i dati relativi agli stili di vita dei savonesi. Il Sistema di Sorveglianza PASSI è un servizio istituito dal Ministero della Salute sin dal 2006 quando ha affidato al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto Superiore di Sanità il compito di sperimentare un sistema di sorveglianza della popolazione adulta.
Il report dell’ASL 2 Savonese riporta i dati raccolti sul territorio che riguardano i quattro elementi principali che definiscono le abitudini di vita: alimentazione, attività fisica, fumo, consumo di alcol.
Mensilmente, il sistema PASSI dell’ASL 2 Savonese intervista 25 utenti, per un totale di 275 interviste telefoniche annuali. Nel periodo 2012-2015 sono state eseguite 1082 interviste telefoniche.
“Il documento rappresenta dunque un valido mezzo per conoscere gli stili di vita della popolazione del nostro territorio e per programmare interventi di prevenzione e di promozione della salute sia nell’ambito sanitario, che in quello comunitario e sociale” spiega la Dott.ssa Alla Yakubovich della S.C. Igiene e Sanità Pubblica anche in qualità di coordinatore aziendale PASSI.
Nella popolazione residente sul territorio dell’ASL 2 Savonese, 2 soggetti su 5 presentano l’eccesso di peso, circa 1 su 10 è obeso; solo 1 su 10 consuma almeno 5 porzioni di frutta/verdura consigliate e solo 1 su 3 è fisicamente attivo. Circa 3 persone su 10 sono sedentarie. Fra queste, 3 su 10 sono fumatori, 3 su 10 sono in sovrappeso, mentre 4 su 10 sono portatori di diverse patologie (per esempio, ipertensione arteriosa, depressione).
I fumatori rappresentano un quarto della popolazione, di cui 1 su 4 fuma almeno 19 sigarette al giorno (forte fumatore). L’alcol è consumato, in generale, dai 2/3 della popolazione e almeno 2 soggetti su 10 sono consumatori a maggior rischio. L’eccesso ponderale e la sedentarietà prevalgono nei maschi, di 50-69 anni, con istruzione media ed economicamente svantaggiati. L’abitudine al fumo prevale nei giovani (18-24 anni), di sesso maschile, con istruzione media e molti problemi economici.
Il consumo di alcol a maggior rischio prevale nei giovani fra i 18 e 34 anni, di sesso maschile, con istruzione media-superiore e molte difficoltà economiche. Per quanto concerne in maniera specifica il binge, il fenomeno prevale nei giovani (18-34 anni), maschi, più istruiti e senza particolari difficoltà economiche.
Per quanto concerne l’attenzione dei sanitari verso gli stili di vita dei propri assistiti, solo pochi intervistati, che hanno avuto contatti con il proprio medico o altri operatori sanitari nei 12 mesi precedenti all’intervista, hanno riferito di essere stati interpellati sulle loro abitudini e ancora meno intervistati hanno riferito di aver ricevuto i consigli di correggerle.
A grandi linee, la maggior parte dei valori riportati sono vicini alle medie regionali e quelle nazionali ad eccezione della percentuale dei consumatori di alcol a maggior rischio (22%), che supera sia la media nazionale sia quella regionale (17-18%).