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Adottata da piccola, a 74 anni cerca i genitori biologici: svolta nella ricerca di Maria Cellino?

In una vecchia foto trovata dalla figlia Cristina è ritratta una bambina che somiglia molto alla donna: che sia sua madre?

Maria Cellino Genitori Biologici

Savona. Una vecchia fotografia scolastica, una bambina senza nome e un volto famigliare. Potrebbe essere ad una svolta la vicenda di Maria Cellino, la 74enne residente a Pietra Ligure che ormai da qualche anno sta portando avanti una vera e propria indagine per riuscire a rintracciare i suoi genitori biologici, la coppia che più di mezzo secolo fa le ha dato la vita e che poi, per ragioni mai stabilite, non ha potuto tenerla con sé.

A dare una nuova speranza a Maria, a sua figlia Cristina e al suo compagno (che la stanno aiutando nella ricerca delle proprie origini) è una fotografia rinvenuta qualche giorno fa. Mentre si trovava a casa degli zii del suo fidanzato, Cristina si è casualmente imbattuta in una vecchia immagine in bianco e nero che ritrae i bambini di una classe delle scuole “Manzoni” di Savona. La foto risale ai primi del Novecento, probabilmente al 1911 o al 1912 (stabilirlo con precisione è impossibile).

Una vecchia fotografia sbucata da un’altra epoca come tante altre che riempiono scatole, cassetti e bauli di moltissime case italiane. Se non fosse per un dettaglio: “Guadando la foto, ho notato il viso di una bambina. Aveva qualcosa di famigliare che mi ha colpito molto. Ho fatto vedere la fotografia a mia madre e mio fratello ed anche loro hanno notato una certa somiglianza”.

Maria Cellino Genitori Biologici

Insomma, Maria e i suoi due figli ritengono che la bambina ritratta in quella  foto (e visibile qui sopra) possa essere in qualche modo imparentata con loro. Che la scolaretta immortalata con quell’espressione imbronciata e quegli abiti “antichi” possa essere una loro stretta parente. Magari addirittura quella madre che stanno cercando da anni. L’età della fotografia (con tutta probabilità la seconda decade del secolo scorso) e l’età della ragazzina in essa ritratta paiono in parte confermare questa ipotesi. E secondo Maria e Cristina la somiglianza c’è, come si può forse notare comparando l’immagine della ragazzina con quelle di Maria alla stessa età e qualche anno più tardi (sotto).

Maria Cellino Genitori Biologici

E’ possibile che non c’entri niente con noi – afferma cauta Cristina – ma potrebbe essere anche una nostra parente. La fotografia, infatti, ritrae una classe delle ‘Manzoni’ di Savona, città dove è nata mia madre. Vorremmo riuscire a scoprire chi era”.

Per questo motivo, Cristina ha contattato la redazione di IVG.it chiedendo di pubblicare la fotografia che tanto le ha colpite e che ha riacceso le loro speranze di riuscire a rintracciare i genitori naturali di sua madre Maria.

La ricerca di Maria Cellino, come detto, va avanti da anni: “Ha sempre avuto il desiderio di conoscere i propri genitori naturali – spiegavano qualche mese fa Cristina e il suo compagno – Ogni volta che in televisione si imbatte in qualche programma televisivo in cui vengono raccontate vicende famigliari simili alla sua questo desiderio si fa più forte. Purtroppo ha sempre dovuto fare i conti con un certo imbarazzo per la sua ‘condizione’ di bambina adottata. Noi abbiamo sempre cercato di spiegarle che non c’è alcun motivo per provare vergogna, dato che non è colpa sua, ma nonostante le nostre rassicurazioni ha sempre un po’ di difficoltà”.

Purtroppo la cosiddetta ‘legge dei 100 anni’ vieta di conoscere l’identità della madre biologica prima di un secolo se questa, lasciando il proprio neonato all’adozione, ha chiesto di restare anonima. E’ una legge insensata: un bambino adottato può sapere chi siano i suoi veri genitori quando magari è passato a miglior vita. In parlamento è in discussione una modifica che ridurrà questo lasso di tempo, ma intanto noi ci siamo dovuti arrangiare seguendo altre strade”.

Maria Cellino Adozione Ricerca

Cristina e il suo compagno hanno scoperto che Maria è nata a Savona, in via Paolo Cappa 3 (“In quello che pensiamo sia l’istituto della purificazione, ma non ne siamo sicuri) alle 17 del 15 aprile 1942. E’ stata battezzata nella chiesa di Sant’Andrea il 23 aprile. Da neonata fu presa in custodia da brefotrofio provinciale di Savona, dove rimase fino all’età di tre anni, dopodiché fu adottata. Le indagini, quindi, sono partite da questi elementi. E presto si sono dovute scontrare con una serie di difficoltà burocratiche.

Provincia - Palazzo Nervi

“Il brefotrofio era provinciale, quindi come prima cosa ci siamo recati a Palazzo Nervi in cerca di informazioni – spiegano – Qui abbiamo presentato domanda per visionare la pratica di Maria. Dopo qualche giorno ci è stato consegnato un atto di nascita e i nominativi dei testimoni. Sull’attestato, però, non era indicato il nome della madre biologica. A questo punto siamo andati in Comune: a Palazzo Sisto ci hanno consigliato di rivolgerci al tribunale di Savona. Qui ci hanno detto di chiedere la consulenza di un avvocato e di chiedere al giudice di poter accedere ai documenti coperti da questa famosa legge dei 100 anni. Il giudice ci ha autorizzato a visionare il fascicolo”.

Purtroppo, però, il risultato è stato quasi una beffa: “L’unico documento a cui abbiamo potuto accedere era un altro certificato di nascita con le stesse informazioni che avevamo ottenuto in Provincia. Ci siamo rivolti anche all’Asl, ma anche in questo caso non abbiamo ottenuto risultati. Ora il nostro avvocato ha deciso di contattare il tribunale dei minori di Genova. Speriamo di poter avere qualche risposta in tempi brevi”.

tribunale minori di genova

Nel frattempo, Cristina e il compagno hanno proseguito le “indagini” per conto loro: “Da soli – spiegano – siamo riusciti a rintracciare i testimoni della nascita di Maria e anche l’ostetrica che l’ha aiutata a venire al mondo. Purtroppo erano già tutti defunti, quindi non ci sono stati di aiuto nella nostra indagine”.

Sono state battute anche altre strane più “moderne” e contemporanee: “Su Internet e su Facebook ci sono tanti siti e tanti gruppi composti da persone che cercano i loro genitori biologici. Alcuni ci sono anche riusciti sfruttando la legge dei 70 anni, che autorizza la divulgazione dei dati entro quell’arco di tempo. Ma sono casi rari, purtroppo. Occorre procedere altre strade”.

Come ad esempio lanciare un appello su Internet e sui media: “Chiunque abbia informazioni utili, ci vuole conoscere e aiutare può contattare questo numero: 331.451.1523. Maria vuole solo conoscere l’identità di sua madre e suo padre. Speriamo che questo piccolo appello possa portare qualche contributo concreto alle nostre ricerche e farle finalmente scoprire chi siano i suoi genitori biologici”.

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