Situazione

Yacht a fuoco a Loano, temporaneamente sospese le operazioni di recupero del relitto fotogallery video

La sopravvissuta ha raccontato la propria versione dei fatti agli inquirenti

Loano. Sono ancora in corso le operazioni per il recupero e la messa in sicurezza del Southern Confort, uno yacht Maiora di 22 metri distrutto dalle fiamme poco prima dell’alba mentre era ormeggiato all’interno della Marina di Loano.

Nel primo pomeriggio di oggi una gru di medie dimensioni ha iniziato a recuperare quel che resta dell’imbarcazione. Il braccio del mezzo meccanico, però, non è stato in grado di sollevare il relitto, in buona parte affondato e quindi parecchio più pesante a causa dell’acqua che l’ha invaso: per questo motivo, le operazioni sono state temporaneamente sospese. Nel corso della giornata al porto Loano arriverà un mezzi di dimensioni maggiori. Il suo arrivo è previsto intorno alle 17. A quell’ora, però, le condizioni di luce potrebbero non essere ottimali per consentire ai sommozzatori di agganciare le cinghie del braccio della gru al relitto. Le operazioni, quindi, potrebbero essere sospese e riprendere domani mattina.

Una volta sollevata e svuotata dell’acqua, comunque, la barca dovrebbe essere in grado di galleggiare: ciò permetterà di trainarla in una zona più accessibile da parte dei mezzi pesanti (come ad esempio il vicino cantiere navale) che la caricheranno e trasporteranno altrove.

In seguito l’imbarcazione sarà messa a disposizione della magistratura: come anticipato questa mattina dal sostituto procuratore Massimiliano Bolla, per poter stabilire con certezza le cause del rogo occorrerà “trattenerla sulla banchina ed eventualmente portarla in secca per fare tutti gli accertamenti del caso. Bisognerà fare verifiche tecniche molto mirate e specifiche”. Ad aiutare le indagini saranno forse le immagini catturate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza presenti all’interno della Marina di Loano.

L’imbarcazione si trovava nel porticciolo da circa un anno. L’unica sopravvissuta, una donna tedesca di 52 anni, è riuscita ad abbandonare la cabina di prua lanciandosi in acqua attraverso un “passauomo”. Attualmente si trova all’ospedale Santa Corona per una lieve intossicazione e in forte stato di shock.

La 52enne è stata ascoltata dagli inquirenti per diverse ore: agli investigatori ha fornito la propria versione dei fatti, confermando di essersi messa in salvo dopo aver udito le altre persone a bordo lanciare l’allarme.

Purtroppo la 52enne è l’unica dei quattro occupanti ad essersi salvata: secondo le testimonianze, infatti, a bordo dell’imbarcazione con lei dovevano esserci la sorella ed i rispettivi compagni. Dovrebbero essere quindi proprio i loro i tre cadaveri estratti dalla cabina di prua. Le tre vittime sarebbero tutte di origine tedesca.

Le persone sono rimaste intrappolate dalle fiamme all’interno della cabina di prua, dove stavano trascorrendo la notte. Secondo quanto accertato, il rogo si sarebbe originato nella parte centrale della barca, dalla dinette (lo spazio adibito a sala da pranzo, con tavolo e sedute) o da una delle cabine. Secondo le forze dell’ordine l’incendio è molto probabilmente di origine accidentale e una delle ricostruzioni più attendibili sembra proprio essere quella di un cortocircuito legato magari a una stufa messa in funzione per la notte.

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