Estero

I Verdi savonesi plaudono al successo in Austria del Verde europeista Van der Bellen

van der bellen

Savona. “Grande entusiasmo tra i Verdi savonesi perché oggi, in Austria, è stata bloccata l’avanzata dell’estrema destra austriaca, xenofoba e razzista, che aveva suscitato grandi aspettative nella Lega Nord e nel Front National francese. Il fronte antieuropeo guidato da Hoefer è stato sconfitto grazie all’unione di tutti i democratici austriaci che hanno visto nel Verde Alexander Van der Bellen il vero rappresentante del popolo austriaco”. Lo sostiene il portavoce dei Verdi della provincia di Savona, Gabriello Castellazzi.

“Alexander (già Preside della Facoltà di Scienze economiche nell’Università di Vienna), nel 2006, con il 10% dei consensi elettorali portò i Verdi ad essere la terza forza politica in Austria (attualmente è il secondo partito con il 20%), criticando fortemente il governo in carica per aver condotto politiche di forte chiusura contro i migranti richiedenti asilo (barriere al Brennero ecc.). Nei primi mesi di quest’anno anche in Germania, nel Baden-Wurttenberg, regione che confina con l’Austria (terzo Lander tedesco per popolazione e cuore dell’industria manifatturiera), i Verdi sono diventati il primo partito (30% dei consensi elettorali) e hanno visto rieletto, quale Presidente, il loro rappresentante Wilfried Kretschmann, impegnato in tutti i settori dell’economia eco-sostenibile (ha promosso importanti progetti per l’efficienza energetica ed instaurato una politica corretta sul problema dell’immigrazione)”.

“Alexander Van der Bellen è da sempre in grande sintonia con Wilfried – spiega Castellazzi – e si può adesso ragionevolmente sperare che il mondo ambientalista del nostro continente riesca a coalizzare un fronte europeista, progressista e democratico capace di frenare l’onda xenofoba dilagante”.

“La RAI (sia televisiva che radiofonica) ignora, in modo palesemente antidemocratico, quasi tutte le notizie che riguardano le azioni politiche dei Verdi italiani, oltre a quelle dei forti partiti Verdi europei (presenti in tutti i paesi dell’Unione Europea) che hanno ben 50 rappresentanti nel Parlamento di Strasburgo – accusa Castellazzi – Angelo Bonelli è stato costretto, nel recente passato, ad iniziare uno sciopero della fame perché i Verdi non hanno il giusto spazio nei mezzi di comunicazione (grandi giornali e televisione pubblica) per confrontarsi sui vitali temi della tutela dell’ambiente, della salute, della lotta all’inquinamento, e dell’emergenza climatica. Una anomalia che è necessario correggere in un Paese che vuole essere democratico”.

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