Il bel gesto

Savona, Palazzo Santa Chiara riaprirà: l’istituto di sorveglianza STS garantirà il servizio gratuitamente

Lieto fine grazie alla disponibilità dell'azienda: "Viviamo su questo territorio, questo era un problema sentito e quindi ci siamo resi disponibili"

Savona. Il passaggio di Palazzo Santa Chiara, che collega via Pia a piazza del Duomo, verrà riaperto nei prossimi giorni. E’ questa la buona notizia del giorno a Savona: a rendere possibile il “lieto fine” in tempi così rapidi è stato l’intervento dell’assessore Maurizio Scaramuzza, di IVG.it ma soprattutto dell’istituto di vigilanza STS, che si è offerto di continuare a garantire il servizio di apertura e chiusura dei cancelli a titolo totalmente gratuito.

Questa mattina vi avevamo raccontato che la giunta comunale aveva deciso di chiudere quel passaggio per una ragione strettamente economica: il contratto con la STS scaduto ad ottobre infatti ammontava a 3.600 euro l’anno più iva. Una cifra che, alla luce dei pesanti tagli di bilancio effettuati in tutti i settori (con le casse vuote e la Corte dei Conti sul collo), il Comune non si era sentito di confermare. Al termine del contratto si era tentato di lasciare aperti i cancelli 24 ore su 24, ma venti giorni erano bastati a sancire il fallimento dell’esperimento, tra danneggiamenti e sporcizia.

palazzo santa chiara chiuso

Una volta decretata la chiusura del passaggio il sindaco Ilaria Caprioglio ha comunque tentato strade alternative, cercando soluzioni “a costo zero”. “Le prime due, ossia incaricare di apertura e chiusura i vigili urbani oppure i messi comunali (soluzione suggerita ieri anche dall’ex vicesindaco Livio Di Tullio, ndr), sono naufragate subito – racconta Scaramuzza – perchè entrambi hanno già molto lavoro e non era pensabile dar loro anche questo compito”. Si è pensato allora ai volontari civici, oppure ad incaricare un commerciante di via Pia per l’accesso a mare e qualcuno (ad esempio l’ufficio affissioni che ha sede proprio a Santa Chiara) per quello lato Duomo. Una soluzione impraticabile però per ragioni di sicurezza: l’apertura non presentava problemi, mentre la chiusura con relativa “Vigilanza Ispettiva” va fatta da personale qualificato e professionalmente preparato (come da art. 257 comma 1, e 257-bis comma 1, del Regolamento di esecuzione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).

Ed è qui che arriva la soluzione più inaspettata: dopo il post di ieri di Livio Di Tullio (di cui vi abbiamo raccontato stamattina) l’istituto di vigilanza STS, che aveva l’appalto del servizio fino ad ottobre, ha contattato la redazione di IVG.it chiedendo aiuto per presentare al Comune la propria disponibilità ad effettuarlo gratuitamente. “Siamo stati tempestati di messaggi, come se il passaggio lo avessimo chiuso noi – racconta il responsabile, Pino Russo – capiamo che in questo momento è un problema molto sentito dai cittadini e per questo ci proponiamo. Siamo pronti a garantire gratis lo stesso servizio di prima, con l’unica richiesta di avere orari meno stringenti così da poterlo effettuare durante gli altri servizi in zona invece di inviare una persona appositamente”.

La redazione si è subito attivata mettendo in comunicazione Russo con Scaramuzza, ossia l’assessore che sui social aveva iniziato ad interessarsi della questione, ed in poco tempo si è trovato l’accordo: le guardie giurate di STS continueranno a garantire il servizio mattina e sera, non più ad un orario esatto ma in un intervallo di tempo di circa un’ora. Nei prossimi giorni, una volta definito concretamente l’accordo (passaggio necessario a garantire le coperture assicurative), Palazzo Santa Chiara sarà dunque riaperto.

Un’azienda che decide di effettuare gratis un lavoro per cui prima era pagata: anche questa, già da sola, sarebbe una notizia. “Lo facciamo perchè siamo sempre stati attenti ai problemi sociali del territorio – spiega Russo – Anche in alcune manifestazioni per i terremotati abbiamo lavorato gratis. Abbiamo 30 agenti, sono 30 famiglie savonesi… veniamo i problemi che ci circondano e cerchiamo di venire incontro trovando soluzioni”.

Un “bel gesto” che Scaramuzza loda, ma da cui si dice stupito solo fino a un certo punto: “Ultimamente i savonesi si stanno muovendo – spiega – probabilmente si rendono conto in che condizioni ci siamo trovati e ci stanno veramente aiutando. Capita anche in altri settori, ad esempio in una prossima iniziativa natalizia i musicisti savonesi suoneranno gratis”.

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