Protagoniste

Savona, incontro tra istituzioni e giovani per celebrare i 70 anni del voto alle donne fotogallery

Al Campus il prefetto Manari, Caprioglio, Giuliano e i rappresentanti delle Forze dell'ordine hanno ricordato il percorso delle pari opportunità

Savona. “E’ difficile oggi comprendere appieno la lotta per il voto alle donne: 70 anni dopo il loro ruolo ci sembra scontato, e lo dimostra questo tavolo”. Lo ha detto la professoressa Eleonora Ceccherini, dell’Università di Genova, in un evento rivolto ai giovani e dedicato ai 70 anni del voto alle donne: tra i relatori, infatti, c’erano le due donne che ad oggi hanno in mano gran parte del governo del nostro territorio, ossia il presidente della Provincia Monica Giuliano ed il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio.

All’iniziativa, curata dalla Prefettura di Savona congiuntamente all’Università di Genova – Polo Universitario di Savona, hanno partecipato anche il Prof. Federico Delfino, Delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Genova, il Prefetto di Savona Giorgio Manari, le Professoresse Eleonora Ceccherini e Isabel Fanlo Cortes dell’Università degli Studi di Genova, la Dott.ssa Amalia Sorrentino Primo Dirigente della Polizia di Stato, il Tenente Sabina Ferraris in forza presso la Compagnia Carabinieri di Alassio e il Maresciallo Silvia Venditti in servizio presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza.

Ha partecipato inoltre  l’Ing. Elisabetta Oliveri, Amministratore Delegato del Gruppo Fabbri Vignola S.p.A. con una testimonianza dal mondo del privato.

L’evento, svoltosi questa mattina al Campus Universitario di Savona ha visto la presenza di tanti studenti di licei ed istituti scolastici del capoluogo che, con il loro intervento attivo, hanno contribuito ad arricchire l’evento.

“Il Ministero dell’Interno ha chiesto alle Prefetture nel corso di quest’anno di indire un evento sul voto alle donne – dice il prefetto Giorgio Manari -. E’ un appuntamento importante, perché rispecchia un momento di grande democrazia con l’estensione del voto alle donne, rendendole quindi partecipi del suffragio universale in modo da esprimere la volontà popolare al 100%. All’evento hanno partecipato elementi di tutte le strutture della società, dal privato al pubblico, dalla politica ai giovani per parlare anche di quello che è il futuro della democrazia italiana”.

“Nella fase costituente, la più difficile del nostro Paese, le donne sono state quelle che hanno dato il maggior contributo nell’ispirare gli articoli chiave della Costituzione – afferma il sindaco di Vado Ligure e presidente della Provincia di Savona Monica Giuliano -. Nel corso della Resistenza hanno fatto le operaie, le staffette, appropriandosi di ruoli che erano prettamente maschili. Questo argomento è attuale perché, anche dopo 70 anni e con un sindaco e un presidente donna, siamo in una fase altrettanto complessa, nella quale si chiede a chi si vuole impegnare di fare un grande sforzo, con impegno e anche gratuitamente”.

“Siamo ancora distanti dalla parità: su 69 comuni in provincia di Savona, solo 8 sindaci, l’11% sono donne. Ed il ruolo del sindaco negli ultimi anni è il meno retribuito e quello che ha meno appeal, nonostante sia il più difficile viste le grandi responsabilità” conclude Giuliano.

“La sottoscritta e la collega Giuliano ci ‘barcameniamo’ molto tra la politica e i figli. Non è facile coniugare tutto…E la difficoltà principale delle donne nel mondo del lavoro è proprio il fatto che alla fine le questioni di famiglia ricadono soprattutto su di loro, senza contare che spesso il compagno non accetta un ruolo indipendente della donna” aggiunge il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio.

“Inoltre è difficile per le donne fare fronte comune, anche se devo dire che con il sindaco Giuliano ci stiamo riuscendo nonostante apparteniamo a schieramenti politici opposti. Siamo arrivate nel momento peggiore, quando ‘la festa è finita’. In generale comunque fare rete per le donne è difficile, ma quando ci riusciamo siamo fortissime”.

“Dobbiamo stare attente a non fare la ‘marcia del granchio’: siamo al terzo femminismo, fatto di donne guerriere ma estremamente isolate, che a volte rischiano di fare dei passi indietro. Prendere i diritti acquisiti dai nostri nonni come acquisiti e scontati è pericoloso. Ma le quote rosa non sono la soluzione, sono solo un altro ghetto: noi dobbiamo guadagnarci le posizioni non perché siamo donne, ma perché siamo brave” sottolinea ancora il sindaco savonese.

Caprioglio si è poi soffermata sul delicato tema del “sexting”, ovvero la nuova moda di inviare testi e foto esplicite con pesanti allusioni sessuali. “Anche qui la donna è vittima… al limite dovrebbe essere qualcosa che una donna dona volontariamente ad un uomo, ma invece dalla donna è sempre subito”. Oppure lo “hate speech”, ossia l’insulto e l’incitamento all’odio (di solito sul web) ad un personaggio pubblico, un politico o una celebrità: “Anche questo – conclude Caprioglio – è quasi sempre ai danni delle donne”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.