Andora. Va in pensione un tratto della linea fortemente voluta da Cavour. Da oggi, nel tratto compreso tra Andora e San Lorenzo al Mare, si viaggia su un doppio binario. Un percorso di 19 chilometri, di cui 16 in galleria. Oggi il taglio del nastro con le autorità, ma da domani si lavorerà per concludere le opere complementari e anche per risolvere i problemi relativi ai collegamenti tra il centro e la periferia: a Imperia come Diano Marina.
Ma una nota positiva c’è: con l’attivazione dell’Andora-San Lorenzo dovrebbe migliorare la programmazione dell’offerta ferroviaria che, sulla tratta Ventimiglia-Savona, verrà incrementata con un treno ogni ora nelle fasce orarie a maggior mobilità. A conti fatti viaggeranno undici treni in più, il conto totale fa esattamente tre treni ogni due ore).
Ma sarà anche garantita più velocità e più offerta con 29 collegamenti (ovvero 23 regionali e regionali veloci, 2 Eurocity e 4 Intercity ndr). I risparmi di tempo vanno dai 12 minuti degli Intercity ai 12-18 dei regionali. La velocità media della linea sale fino ad arrivare ai 140/160 km/h contro i 95 massimi di oggi. C’è però una nota dolente: a Diano Marina non fermeranno tutti gli Intercity (fermano invece i Thello).
Come non ricordare la data del 17 gennaio 2014 quando si sfiorò la tragedia: una frana travolse il treno Intercity Milano-Ventimiglia a Capo Rollo, tra Andora e Cervo. La circolazione rimase a lungo interrotta. L’allora ministro Lupi si accorse finalmente della necessità di fare qualcosa su questi 19 chilometri a binario unico che hanno continuato a collegare la Riviera di Ponente a Genova. Ma qualcosa si era mosso: il ministro Delrio aveva rassicurato sul fatto che l’opera era ritenuta strategica anche se non era stata inserita nelle grandi opere italiane considerate prioritarie.
Ben venga la Andora-San Lorenzo, sperando ora che l’altro progetto, quello dell’Andora-Finale Ligure, non resti in qualche cassetto. Per ora un miraggio, più che un obiettivo concreto a breve termine. E intanto delle vecchie stazioni di Porto Maurizio, Oneglia e Andora il Comitato Utenti Trenitalia del ponente ha già fatto sapere che si batterà affinché non finiscano in stato di degrado e abbandono.