Binari bollenti

La stangata di fine anno: i biglietti e gli abbonamenti dei treni regionali aumentano del 5 %

Per il 30 dicembre convocato un tavolo con l'assessore regionale Berrino; i pendolari sono già sul piede di guerra

pendolari

Savona. Imperia. La notizia non è stata accolta bene. Sotto l’albero di Natale i pendolari hanno trovato un regalo tutt’altro che gradito da scartare. I biglietti e gli abbonamenti dei treni regionali aumentano del 5 %. Scatteranno a partire dal prossimo gennaio. Sono esenti dai rincari gli Intercity e i Freccia Bianca. Ma di una stangata si tratta e chi viaggia in treno è inferocito.

Tra i pendolari è pronta una crociata contro Trenitalia e la Regione Liguria. Alcuni di loro, in modo provocatorio, hanno annunciato che si coloreranno la faccia di nero. “Gli stranieri a bordo dei treni non hanno i biglietti. I controllori li identificano e li fanno scendere e quindi sono liberi di viaggiare gratis. Faremo anche noi la stessa cosa”. Altri ancora hanno annunciato che saliranno a bordo senza pagare nè biglietti né abbonamenti. E il Comitato Pendolari, appena passato Natale e Santo Stefano, tornerà all’attacco per protestare ufficialmente contro questa manovra che non è stata concordata.

Così sottolinea Sebastiano Lopes, portavoce del Comitato: “Userò un linguaggio non politicamente corretto, ma consono a questa porcata: siamo incazzati neri per varie ragioni. Nessuno, in primis la Regione, ci ha informato di questi aumenti, l’ufficio stampa di Trenitalia può dire quello che vuole, ma negli ultimi anni gli aumenti in Liguria sono stati i più significativi delle regioni italiane; Siamo stufi di giochetti da parte dei funzionari della Regione. Contestiamo duramente questi aumenti ennesimo regalo di Natale di chi non ha il minimo rispetto per i cittadini che sono anche contribuenti ed elettori”.

Di fatto per placare gli animi decisamente bollenti una riunione è già stata convocata per il prossimo 30 dicembre alla quale parteciperà anche l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino che spiega: “Le tariffe erano ferme dal 2013 e solo gli aumenti Istat sarebbero stati superiori al 3%. In più Trenitalia aveva da colmare perdite di oltre 15 milioni sul servizio regionale ligure”.

Giustificazione, tuttavia, che i pendolari non hanno digerito bene tanto che sui gruppi social e sui gruppi di whatsapp sono scattate le prime vibrate proteste. “Non è una bella notizia – dicono amareggiati e delusi – Ma faremo sicuramente valere i nostri diritti perché si tratta di una stangata che non possiamo accettare”.

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