Nei giorni scorsi, i vari corsi d’acqua del Savonese hanno trascinato in mare tonnellate di detriti vegetali e non solo, carcasse di animali, biciclette, tronchi, plastica e altri rifiuti.
Le onde della mareggiata hanno completato il disastro spingendo sulle spiagge del litorale Savonese tutto questo materiale che a tutt’oggi ingombra le spiagge private e libere della provincia di Savona.
Visto che nelle cittadine del Savonese, sia sulla costa che nell’entroterra soggiorna qualche centinaio di “profughi” di varie etnie, quasi tutti maschi in età militare, che appaiono in buona salute e in ottima forma fisica, spesso tristemente annoiati dal non fare alcun lavoro, sarebbe una buona idea organizzare tutta questa forza lavoro, dando loro gli strumenti lavorativi necessari, farli scendere sulle martoriate spiagge, prevalentemente quelle libere, e fare sì che le liberino da tutti questi detriti.
Sono sicuro che farebbero un ottimo lavoro e darebbero l’esempio a noi Savonesi che spesso non eccelliamo nel volontariato. Per incoraggiarli si potrebbe riconoscere loro una piccola indennità economica oltre al pasto quotidiano.
Roberto Nicolick