Denunciato

Cairo, profughi giocano nel campo intitolato al padre: Corrado Brin reagisce devastando gli spogliatoi

"Indossavano scarpe e magliette firmate e molto costose: considerando come vivono tanti italiani, mi è salito un po' il sangue alla testa"

Campo Sportivo Stadio Brin Cairo Montenotte

Cairo Montenotte. Una squadra “ospite” con giocatori evidentemente poco graditi (e non tanto per il colore della loro maglietta) che lo hanno spinto a reagire come avrebbe fatto un capo ultras tra i più sfegatati: entrare negli spogliatoi e sfasciare qualsiasi cosa gli capitasse sottomano.

E’ questo l’episodio avvenuto oggi al campo sportivo comunale di Cairo Montenotte e che ha visto protagonista Corrado Brin, figlio di quel Cesare Brin a cui la stessa struttura è intitolata.

Quanto avvenuto è raccontato dallo stesso Brin in un post pubblicato non più tardi di un’ora fa su Facebook: “Oggi ho visto nel campo comunale ‘Cesare Brin’ una trentina di clandestini ne**i che giocavano a calcio. Sono entrato nello stadio a chiedere spiegazioni e mentre discutevo animatamente con un assessore del comune di Cairo ho osservato i ne**i calzare scarpette da calcio di marca (il costo circa 150-200 euro) e magliette firmate. Considerando che vi sono italiani senza lavoro e pensionati che incassano mensilmente 400 euro o anche meno, mi è salito un po’ il sangue alla testa, sono entrato negli spogliatoi della Cairese e ho sfasciato tutto ciò che mi capitava davanti”.

“Oggi è il mio compleanno e l’ho festeggiato alla grande – scrive ancora soddisfatto Brin – Ora delle conseguenze me ne strafotto. Mi sono sentito in dovere di fare da ambasciatore a tutti gli italiani in difficoltà che non hanno il coraggio di reagire. Se mi si consente. Anche la figura di mio padre Cesare Brin non merita che nello stadio intestato a suo nome venga offeso l’intero popolo italico. Viva l’Italia libera, viva la stirpe italica”.

La squadra incontrata da Brin era “Il Faggio Olympic”, Asd nata nel 1989 grazie ad alcuni soci della cooperativa “Il Faggio” per promuovere lo sport per atleti con disabilità intellettive-relazionali, fisico motorie e sensoriali ed evidentemente oggi aveva tra le sue fila alcuni giocatori di colore. Una presenza, come visto, tutt’altro che gradita da Brin e che ha innescato una reazione assai violenta.

Della vicenda si stanno occupando i carabinieri e la polizia municipale di Cairo, intervenuti sul posto. Brin è stato denunciato per danneggiamento aggravato e la Cairese (società che gestisce lo stadio) presenterà a sua volta una denuncia di parte sull’accaduto.

L’episodio non mancherà di creare polemiche politiche: su Facebook sono circolati i primi commenti sul gesto di Corrado Brin ed è arrivato anche l’ “incoraggiamento” da parte del segretario locale della Lega Nord Marco Moraglio: “Auguri Corrado…prima noi cairesi…sempre”.

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