In piazza

A Savona il 10 dicembre arriva la rivoluzione

Dopo la manifestazione del 22 ottobre a Roma, convocata proprio sotto la Torretta la seconda Assemblea Rivoluzionaria del Popolo

Savona. “A Savona il 10 dicembre 2016 si terrà la seconda Assemblea Rivoluzionaria del Popolo, alla quale interverranno liberamente tutti i componenti del Coordinamento Spontaneo Rivoluzionario, liberi cittadini interessati, movimenti e gruppi di lotta riconosciuti rivoluzionari ed antagonisti”. Lo annuncia in un video il portavoce di “Noi siamo il Popolo, noi siamo lo Stato”, il movimento presentatosi all’Italia con la manifestazione svoltasi a Roma il 22 ottobre.

La prima Assemblea non ha avuto il successo sperato, tanto che in un comunicato video ai “cittadini attivi, combattenti e rivoluzionari“, gli organizzatori hanno spiegato che alcune persone “hanno portato su binari morti la giusta azione rivoluzionaria, creando sfiducia e sconforto nei cuori di chi ha creduto nella libertà. La vostra partecipazione, se pur vana, ha dimostrato comunque che il Popolo Italiano è attivo, vi preghiamo di non demordere e di continuare nel vostro impegno per far sì che tutti possano sperare in una Italia migliore”.

E a questo appello ha risposto proprio Savona: sotto la Torretta, infatti, si terrà la seconda Assemblea Rivoluzionaria. Sarà il 10 dicembre, praticamente a tre anni esatti di distanza dalle difficili giornate dei “forconi”, in cui la città fu letteralmente paralizzata dalle migliaia di manifestanti scesi in piazza contro lo Stato. Dopo il successo del 2013, qualcuno ci riprovò sia nel 2014 che nel 2015, senza però questa volta riuscire a smuovere i savonesi.[tag name=”forconi”]

Ora ci riproveranno i membri di “Noi siamo il Popolo, noi siamo lo Stato” che invitano tutti i liguri e non solo a partecipare. “O tutti uomini liberi o tutti servi e schiavi – ammoniscono – la libertà si conquista, non la si elemosina. Ci stiamo unendo per un grande giorno; quello del sollevamento del Popolo per riprenderci lo Stato! No partiti politici, solo puro popolo”.

L’annuncio dell’Assemblea Rivoluzionaria è stato dato per mezzo di un comunicato video. “L’Ordine del Giorno della riunione sarà il seguente – annuncia lo speaker – invito alla sollevazione popolare; lavoro, problemi sociali e del territorio; costituzione del Coordinamento Rivoluzionario Spontaneo“. Alla manifestazione, garantiscono, interverranno i portavoce spontanei delle categorie produttive e sociali.

“La scelta di una Sollevazione Popolare – spiegano – diviene necessaria per le seguenti motivazioni: attuale perdita totale dei diritti umani e sociali dei cittadini; distruzione dell’economia nazionale; scomparsa di potere decisionale da parte del cittadino in materia di economia, finanza, moneta; disastrosa e drammatica pressione economico-sociale dello Stato e delle amministrazioni locali sul cittadino; mancanza di rappresentanza diretta nello Stato da parte di tutte le componenti produttive, sociali e del territorio; tradimento dell’intera classe politica e dirigente del Paese della Sovranità Popolare e della Costituzione a vantaggio di lobby e multinazionali; incostituzionalità del Parlamento e quindi del Governo e del Presidente della Repubblica secondo sentenza n°1 – 2014 della Corte Costituzionale”.

“E’ un diritto del Popolo, sancito dalla Costituzione e dalla Carta dei Diritti dell’Uomo, la gestione dello Stato – prosegue lo speaker – La Sollevazione Popolare di massa, pacifica e legale, è necessaria non per sovvertire l’ordine dello Stato, ma per poter ristabilire la necessaria supremazia dell’Uomo e del Lavoro sulla politica dei partiti e dei mercati internazionali, sulle speculazioni sovranazionali e dei poteri occulti, per dare a chi lavora, a chi soffre, ai giovani, ai pensionati ed a tutte le componenti sociali il diritto di partecipazione allo Stato. Nessuna fazione, nessun partito, nessun movimento potrà mai rappresentare il Popolo Unito. Solo la volontà e la forza del Popolo potrà ridare allo Stato la naturale funzione di strumento di mediazione tra le componenti sociali della Nazione”.

“Cacciare dalle istituzioni la politica dei partiti, sistema che genera corruzione, i sindacati di regime, strumenti di manipolazione popolare, attraverso la partecipazione di massa ad una grandissima Mobilitazione Popolare, non è un atto sovversivo, ma è un diritto del Popolo – spiega il portavoce – A Savona il 10 dicembre i portavoce spontanei delle categorie produttive, sociali e del territorio porteranno testimonianza delle problematiche che attanagliano le attività economiche e le componenti sociali in difficoltà”.

“E’ giunto il momento della responsabilità, dei grandi cambiamenti, della fine delle lotte di classe, delle fazioni, dei partiti – conclude – è il momento del popolo unito. perché noi siamo il Popolo, noi siamo lo Stato”.

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