Il caso

Referendum, polemica a Millesimo: il sindaco manda inviti agli incontri per il Sì dalla mail comunale

Il Comitato per il No accusa: "Fare propaganda usando uno strumento istituzionale è una violazione inaccettabile, potrebbe avere rilevanza penale"

allerta arancione

Millesimo. “Pubblicizzare un evento di propaganda elettorale mediante uno strumento istituzionale come la casella mail dell’Ufficio Protocollo del Comune è una violazione inaccettabile della regole democratiche e può configurare anche una violazione di rilevanza penale”.

Così il portavoce del Comitato “Cairo per il NO che serve”, Alberto Bonifacino e i due coordinatori della Federazione Valbormidese dei Comitati per il NO, Christian De Vecchi e Francesco Garofano, stigmatizzano il comportamento dell’amministrazione comunale di Millesimo.

Anche il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Savona, presieduto dall’Avv. Maria Gabriella Branca condanna il fatto: “Non è accettabile che le Istituzioni siano utilizzate in questo modo. Renzi e suoi “renzini” locali devono smettere di disporre della cosa pubblica come se fosse una loro proprietà privata. Insieme al collega Bonifacino predisporremo un esposto da depositare in Procura, poiché fatti di questo genere meritano anche di essere scrutinati dal punto di vista penale”.

“L’arrivo di Renzi e Alfano nel Savonese deve aver agitato i sostenitori del sì, che per imitare le scorrettezze che questi ultimi hanno posto in essere nella campagna referendaria nazionale, hanno pensato bene di utilizzare espedienti simili anche a livello locale” concludono Bonifacino, De Vecchi e Garofano.

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