Eccellenza

Pietro Calcagno ci racconta il campionato dell’Albengarisultati

Contro il Vado ha messo a segno la sua prima rete in Eccellenza

 calcagno e nocerino

Albenga. E’ stato un goal importante, quello messo a segno da Pietro Calcagno, nei minuti finali del match tra Albenga e Vado, con i rossoblu, fino a quel momento, in vantaggio per 1-0.

La rete ha permesso agli ingauni di muovere la classifica e di togliersi, contemporaneamente, lo sfizio di frenare la corsa verso la vetta di Ghigliazza e compagni, che non hanno sfruttato a dovere la prima caduta dell’ Albissola.

“Il pareggio è meritato – attacca Calcagno – anzi potevamo raccogliere qualcosa in più, ma va bene lo stesso, perché abbiamo reagito positivamente alla sconfitta della settimana scorsa, con la Sestrese. Ripartiamo dunque da questa prova, dimostrativa del fatto che, oltre a basi tecniche, ci sono valori caratteriali di una squadra, che non si dà mai per vinta”.

E’ stata la tua prima rete in campionato…

“Avevo realizzato un goal in Coppa Italia, ma finalmente è arrivato anche in campionato… è il primo assoluto che faccio in Eccellenza, per cui lo custodirò nel cassetto dei miei ricordi più cari”.

Nello scorso torneo di Promozione, avevi più confidenza con la rete, forse perché giocavi da esterno alto, mentre quest’anno sei spesso impiegato nel ruolo di interno di centrocampo…

“In effetti, giocando sulla fascia, nella cavalcata vincente che ci ha portato in Eccellenza, ho segnato dieci volte (ndr, otto in campionato, più due volte in Coppa), ma anche il ruolo di centrocampista si addice alle mie caratteristiche… Insomma, sono a disposizione delle scelte tattiche di mister Biolzi”.

In Eccellenza, a parte uno stretto numero di compagini, l’equilibrio regna sovrano…

“Da Imperia e Genova Calcio (19 punti) alla quintultima piazza, occupata dalla Sammargheritese (15 punti), sono racchiuse ben nove squadre, ragion per cui, se vinci un paio di gare, ti porti a ridosso dell’alta classifica, se invece ne perdi due, rischi di essere invischiato nelle sabbie mobili della zona salvezza. Bisognerà, quindi, cercare di dare continuità ai risultati”.

Calcagno, alassino, ha esordito quattro anni fa nella prima squadra dell’Andora, lanciato dall’attuale mister del Pietra, Mario Pisano; da tre stagioni indossa la gloriosa casacca dell’Albenga, società tra più le nobili e di prestigio dell’intero panorama calcistico ligure… Ovvio chiedergli se, quella bianconera, è una maglia pesante da indossare?

“Indubbiamente giocare nell’Albenga, dà un qualcosa in più a noi giocatori… la società ha una grande storia alle spalle, i nostri tifosi sono caldi ed appassionati… insomma questa maglia comporta delle responsabilità che accetto volentieri”.

Siete partiti non bene… Eliminati al primo turno in Coppa Italia e con un solo punto nelle prime tre gare… poi, la vittoria con la Voltrese, ha dato il via ad una serie molto positiva… come ci siete riusciti?

“Molti di noi erano all‘esordio nella manifestazione e abbiamo pagato lo scotto del noviziato… poi, i valori tecnici della squadra ci hanno portato ad ottenere risultati importanti, in sintonia con l’ obiettivo primario della stagione, che è il mantenimento della categoria, per sperare, nella prossima stagione, di volare più in alto”.

La pensava così anche il compianto Jim Morrison, leader carismatico della band statunitense dei Doors, quando diceva: “Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna, impara a volare”.

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