Confronto

Danni alluvionali, i sindaci chiedono la testa di chi ha sbagliato: “Ma è prioritario aiutare le aziende” fotogallery

Cangiano e Fazio: “Vogliamo sapere se le altre Regioni hanno ricevuto i fondi”

Tavolo Verde Albenga Danni Alluvionali

Albenga. Da una parte c’era il deputato, che ha esposto le ragioni per le quali secondo lui la nuova giunta regionale avrebbe sbagliato a redigere la richiesta e a inviarla ad un destinatario anziché un altro. Dall’altra c’era l’assessore regionale, che ha difeso l’operato suo e del proprio ufficio attribuendo eventuali responsabilità a chi c’era prima. In mezzo c’erano i sindaci e le aziende agricole del territorio, che oltre a chiedere che chi ha sbagliato “metta la testa sul piatto” hanno sottolineato la necessità di avere i chiarimenti necessari e sapere che cosa fare per poter ricevere i fondi.

Oggi pomeriggio la sala consiliare del municipio di Albenga ha ospitato una “riunione speciale” del Tavolo Verde convocata appositamente per elaborare una strategia che permetta di non perdere i risarcimenti statali destinati alle aziende agricole alluvionate nel 2014. Oltre ai rappresentanti del mondo agricolo e a molte aziende, alla riunione hanno preso parte anche i sindaci di Albenga e Ceriale Giorgio Cangiano ed Ennio Fazio, il deputato Pd Franco Vazio e l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai.

Proprio Vazio e Mai sono i protagonisti dell’ormai arcinota polemica sui danni alluvionali: la minoranza Pd della Regione e i deputati Dem, infatti, sostengono che le aziende liguri corrono il rischio di “restare fuori” a causa della modalità scelta dalla Regione per richiederli. Una tesi confermata anche dal ministro dell’agricoltura Martina, che a seguito di un’interrogazione ha risposto appunto che i risarcimenti non sono stati richiesti nel modo corretto. Dal canto suo, Mai ha sempre ribadito la corretta della procedura e, ancora qualche giorno fa, ha scaricato eventuali errori sulla precedente giunta regionale dell’ex presidente Claudio Burlando.

Danni alluvionali, il

Le due posizioni sono state ribadite ancora una volta questo pomeriggio. Sia Vazio che Mai hanno elaborato un “fascicolo” contenente le rispettive versioni e poi durante i loro interventi hanno ripercorso la cronistoria dell’iter burocratico che ha portato alla situazione attuale. In mezzo i due sindaci e le aziende, che al di là delle eventuali responsabilità hanno ribadito l’importanza di capire se e cosa fare per ottenere i tanto sospirati fondi.

Per Albenga e Ceriale il settore agricolo è estremamente rilevante – ha detto Cangiano – I risarcimenti sono fondamentali per portare avanti le attività. Importante vederci per chiarire la situazione e capire cosa fare. Parliamo del futuro di una città: senza questi fondi saremmo in estrema difficoltà”.

“Oggi vogliamo cercare di dare risposte serie e in tempi certi – ha fatto eco Fazio – Chi ha un’azienda non può vivere nell’incertezza di sapere se e quando riceverà i risarcimenti che gli spettano. Le discussioni servono poco, servono i fatti. Dall’alluvione sono passati due anni, che è un tempo lunghissimo. Questa situazione di stallo ha messo in difficoltà tantissime aziende, che in tanti casi non sono state in grado di rispettare gli impegni finanziari e si sono trovate a vivere autentici drammi famigliari. A noi della politica non interessa nulla, vogliamo risposte ai problemi. E’ questo ciò di cui ha bisogno la gente”.

E’ stata poi la volta di Franco Vazio, che come detto ha ripercorso l’intero iter burocratico della richiesta danni avanzata dalla Regione e anche quello della “indagine” dei deputati presso il ministro Martina per capire come stessero effettivamente le cose.

Al termine, il parlamentare ha sintetizzato: “Oggi nella Legge di Stabilità non è stanziato alcun fondo per le aziende liguri. Chi dice che ci sono i soldi mente sapendo di mentire e lo fa anche male. Ancora oggi dal ministero dell’economia e delle finanze mi hanno detto che la Liguria non ha ancora richiesto il risarcimento perché la Regione ha rendicontato i danni, non ha richiesto il risarcimento. In un contesto in cui il governo deve mettere a bilancio i fondi per i terremotati del centro Italia è impossibile pensare che si possa presentare un emendamento per recuperare i fondi per la Liguria. Tutto questo è avvenuto perché le somme non sono state chieste a chi deve darle”.

Insomma, secondo Vazio la Regione ha mandato in fumo 16 milioni di euro di risarcimento: “Non si può dire alle imprese che i soldi arriveranno a gennaio, perché non arriveranno né a gennaio né a febbraio – ha detto Vazio – Ora bisogna cercare di costruire ciò che è possibile costruire, qualcosa di diverso rispetto a ciò che è stato fatto finora. Dal canto nostro resta l’amarezza per esserci battuti in parlamento per modificare la Legge di Stabilità del 2015 e sbloccare i fondi per le aziende con la protezione civile e vedere che questo fondo viene utilizzato da tutte le regioni tranne che la nostra. Ci siamo battuti perché i soldi arrivassero e ora ci viene detto che i soldi sono stati chiesti all’istituzione sbagliata, cioè alla protezione civile e non al ministero per le politiche agricole”.

Dal canto suo, Mai ha ribadito ancora una volta la correttezza della pratica imbastita dal suo ufficio e dai dirigenti della Regione e ha sottolineato ancora una volta il fatto che “eventuali errori vanno attribuiti alla giunta regionale precedente alla nostra”. Le spiegazioni fornite dall’assessore non hanno convinto del tutto i presenti e lo “scaricabarile” sulla giunta Burlando ha mandato su tutte le furie Vazio, il quale ha specificato che la norma a cui fa riferimento il governo per l’elargizione dei fondi è stata attivata per la prima volta l’anno scorso, quando era in carica la giunta Toti: “Burlando non c’era più – ha tuonato il deputato – C’eravate voi”.

Sono seguiti gli interventi di diversi esponenti della categoria, che hanno ribadito ancora una volta l’importanza di sbloccare i fondi di risarcimento al di là delle responsabilità.

Un risultato che secondo Vazio può essere ottenuto solo creando “un gruppo di lavoro coi sindaci in prima linea. Dobbiamo fare sì che venga creato un fondo supplettivo per risarcimento delle aziende in forza del provvedimento in cui la Liguria non è rientrata. La protezione civile deve rendicontare i danni e il governo deve prevedere le risorse rispetto ai capitoli di bilancio per il 2017. Dopodiché potrà produrre il provvedimento per erogare i fondi. Ma è una cosa tecnica e complicata che potrà avvenire a marzo o aprile. Per questo occorre mettere in campo tutta la ‘forza politica’ di questo territorio. I Comuni di Albenga e Ceriale, le organizzazioni contadine e le imprese devono farsi rendicontare i danni e chiedere al Governo di finanziare un fondo apposito per risolvere questo problema. Nonostante i danni le aziende hanno investito altro denaro per rimettersi in piedi e ora si trovano esposte in banca”.

Vazio ha poi ribadito la necessità di avere un altro “momento di confronto e di sintesi prima di Natale per capire gli spazi alla luce della Legge di Stabilità approvata”.

A chiudere la riunione è stato Giorgio Cangiano, che ha chiosato: “La cosa più urgente è dare una risposta alle aziende. Oltre a stabilire chi ha sbagliato, bisogna capire se noi dobbiamo fare qualcosa, se è necessario attivarci per avere questi fondi. Aiutare le nostre imprese ora è la cosa più importante”.

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