Albenga. “Mentre prima avevamo un Pinocchio che stava a Firenze, ora abbiamo un Pinocchio che sta ad Albenga e questo mi dà veramente fastidio”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai replica alle accuse lanciate ieri dai deputati del Pd (con in testa l’onorevole ingauno Franco Vazio) relativamente alla richiesta di risarcimento danni per le aziende agricole vittime dell’alluvione del 2014-2015.
Secondo Franco Vazio, Anna Giacobbe, Lorenzo Basso, Anna Carocci, Mario Tullo e Massimo Fiorio la giunta Toti e in particolare l’assessore regionale Stefano Mai avrebbero formulato tale richiesta in maniera non corretta rendendola di fatto invalida: le aziende alluvionate, quindi, non potranno essere risarcite. A stabilirlo in maniera incontrovertibile sarebbe la risposta data dal ministro all’agricoltura Maurizio Martina all’interrogazione parlamentare presentata proprio dagli esponenti del Partito Democratico.
“I soldi stanziati dal provvedimento del consiglio dei ministri del 28 luglio sono persi – hanno detto i deputati Pd – Oltre 16 milioni di risarcimento dei danni sono andati in fumo. E’ importante il fatto che il ministro Martina, nella risposta all’interrogazione, dia la propria disponibilità ‘a costruire le soluzioni migliori per evitare un ulteriore danno alle imprese agricole liguri’. Ci lavoreremo da subito, come sempre, con la solita determinazione, mettendo da parte la nostra appartenenza ed avendo come unico orizzonte l’interesse dei cittadini; ma questa è un’altra storia. I soldi per il momento non ci sono e le imprese agricole liguri nella migliore delle ipotesi dovranno aspettare ancora molto tempo”.
“Quello che è successo è gravissimo e perdere 16 milioni non ha giustificazioni – ha chiosato Vazio – Chi si è dimostrato arrogante ed inadeguato deve pagare il conto. Non compete a me trarre le conclusioni di questa triste e grave vicenda; vedranno i consiglieri regionali, i sindaci, le organizzazioni contadine e le imprese agricole danneggiate quali iniziative assumere. Mai come oggi però non è fuori luogo parlare di dimissioni e del fatto che chi ha sbagliato paghi di tasca propria i danni cagionati”.
“Quelle che sono uscite sono falsità, cose non vere, vecchie e ormai superate – replica oggi Mai in occasione della firma del protocollo d’intesa tra Liguria, Lombardia e Piemonte in ambito di antincendio boschivo – Le problematiche, se ci sono state, sono state causate dalla passata amministrazione regionale. Non le faccio una loro colpa: avevano scelto di inviare in un certo modo i dati al ministero. Questi ha deciso che anche il dipartimento della protezione civile poteva erogare i fondi all’agricoltura e ne abbiamo preso atto. Abbiamo preso contatto con Curcio, che è il capo dipartimento della protezione civile nazionale, col quale ci siamo interfacciati più e più volte e con il quale abbiamo rapporti anche per il settore dell’Aib”.
“Curcio ci ha detto che sarebbe stata fatta una ricognizione a livello nazionale tra tutte le regioni che hanno avuto danni in agricoltura. Quindi abbiamo aspettato la lettera che ci è arrivata il 28 ottobre e il 3 novembre abbiamo inviato al dipartimento di protezione civile tutti i dati richiesti e ci siamo accertati che fossero arrivati. Anzi, non solo abbiamo inviato i dati relativi all’alluvione di ottobre e novembre 2014 ma anche quelli relativi alle alluvioni del 2013 e del 2015. Credo di aver fatto un quadro completo al dipartimento di protezione civile, che abbiamo sentito non più tardi dell’altro ieri per sapere se i dati andavano bene. Probabilmente ci chiederanno delle integrazioni però il percorso è avviato: abbiamo recuperato ciò che era stato sbagliato in passato”.
E sull’attacco diretto arrivato da Vazio, Mai aggiunge: “Non voglio fare una colpa all’amministrazione regionale precedente però sicuramente non possono addebitare a me queste responsabilità in quanto non le ho. Continuare a dire queste cose, a riportare sui media che si sono persi 16 milioni di risarcimento significa dare un’altra coltellata alle aziende, far vivere loro un’altra alluvione. Basta con queste sterili polemiche che non servono a niente. Che Vazio vada a fare politica in parlamento, dove è deputato a farla, e non sulle spalle della povera gente che ha già sofferto molto”.