Borghetto Santo Spirito. Questa notte l’arresto del pizzaiolo egiziano a Finale Ligure, Moustafa Abdel Hakim Antar, fratello di Antar Mustafa Abdel Hachim fermato a Cassano d’Adda e reclutatore del sodalizio terroristico, il terzo arrestato è Tarek Sakher, mentre il quarto egiziano indicato nell’indagine dei carabinieri dei Ros è di Borghetto Santo Spirito, classe 1985, residente in via Giardini, ed è ricercato dagli inquirenti italiani in quanto fuggito all’estero prima dell’operazione dei militari che ha portato ai tre fermi nella notte.
E’ quanto emerge dall’inchiesta coordinata dalla sostituto procuratore Federico Manotti, della procura distrettuale antiterrorismo di Genova, che nasce dal monitoraggio dei siti di propaganda utilizzati dagli jihadisti.
Secondo quanto appreso l’egiziano era partito per un viaggio alcuni giorni fa e per gli inquirenti l’uomo potrebbe essere all’oscuro dell’indagine che ha permesso di arrestare i tre presunti terroristi.
Come per gli altri tre arrestati, anche a suo carico è stato emesso dalla Procura dell Repubblica di Genova un decreto di fermo, con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale: attualmente l’egiziano risulta irreperibile, ma gli investigatori sono sulle sue tracce.
Dal suo profilo Facebook sono risultati chiari riferimenti ed inni alla Jihad, di “voler morire sulla strada di Allah”, mantenendo contatti diretti e assidui con il pizzaiolo egiziano di Finale Ligure nelle attività di proselitismo evidenziate dagli elementi probatori raccolti dagli investigatori.
Tra gli aspetti dell’indagine antiterrorismo il fatto che tutti e quattro gli estremisti islamici al centro dell’indagine fossero assolutamente degli ‘insospettabili’, che conducevano una vita normalissima tesa a nascondere la loro radicalizzazione e il loro impegno fattivo in attività di carattere terroristico.