Gratis o no?

Savona Street Food Festival “salta” per colpa del suolo pubblico

L'associazione lo chiedeva gratuito, il Comune lo concedeva solo a pagamento: inevitabile l'annullamento

street food festival annullato

Savona. “Purtroppo, per cause indipendenti dalla nostra volontà, l’evento viene rinviato a data da destinarsi”. Una sola frase, per annunciare l’annullamento di uno degli eventi più attesi del weekend: il Savona Street Food Festival, una rassegna nazionale di birre e cibo da strada con degustazioni, mostre, musica e curiosità.

La manifestazione avrebbe dovuto tenersi da domani a domenica nel centro cittadino, tra piazza Mameli, via Brusco e piazza del Popolo. Tre pomeriggi e sere in cui girare liberamente tra uno stand e l’altro alla ricerca della ghiottoneria o della specialità da consumare “on the road”. Niente da fare: tutto rinviato a data da destinarsi. Ma non, come sarebbe lecito aspettarsi, per ragioni meteorologiche (domani è prevista una ondata di maltempo), bensì per motivazioni decisamente più “terrene”: scartoffie e soldi.

Accanto all’ermetico annuncio, infatti, campeggia un manifesto dell’evento “censurato” da una scritta altrettanto sibillina: “Rinviata per ragioni burocratiche“. Tutto è da ricondurre in realtà all’utilizzo del suolo pubblico: l’associazione organizzatrice lo ha richiesto gratuitamente, ma il Comune si è dichiarato disposto a concederlo solo a pagamento, negando anche la riduzione del 70%.

L’organizzatore, Marco Pivari, mantiene i toni bassi ed evita la polemica. “Siamo una associazione, e per questo avevamo chiesto il suolo pubblico gratuito. Purtroppo il Comune ha deciso diversamente, sicuramente per via della difficile situazione di bilancio di cui tanto si parla… Il costo totale per le tre giornate, però, unito a tutti gli altri costi già previsti diventava insostenibile. Per cui, a malincuore, abbiamo dovuto rinunciare. Sono convinto però che si tratti solo di un rinvio, e che riusciremo a riproporre l’iniziativa più avanti”.

L’assessore alle Manifestazioni Maurizio Scaramuzza, dal canto suo, spiega le ragioni di questa decisione: “La manifestazione prevedeva molti stand gastronomici che, a tutti gli effetti, hanno uno scopo di lucro. Pertanto ci sembra corretto che chi usa il suolo pubblico per una attività commerciale lo paghi. Ci dispiace che per questa ragione la manifestazione non possa avere luogo”.

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