Il processo

Savona, furto tra gli zaini degli studenti del Chiabrera: a giudizio per direttissima, resta in carcere

Nei guai è finito un 43enne accusato di aver rubato 40 euro in contanti

palazzetto dello sport savona

Savona. E’ stato processato per direttissima questa mattina Pasquale D’Amico, il quarantatreenne arrestato ieri con l’accusa di aver rubato 40 euro negli spogliatoi del palazzetto dello sport di corso Tardy e Benech mentre gli studenti di una quinta del liceo linguistico Gabriello Chiabrera facevano ginnastica.

L’uomo, in aula, non ha potuto fare altro che ammettere la propria responsabilità. Secondo la ricostruzione della polizia, D’Amico, fino a ieri ospite di una parrocchia di Nervi (visto che era sottoposto alla misura della libertà controllata decisa dal tribunale di sorveglianza di Genova) è entrato nel palazzetto e ha cominciato a rovistare negli zaini e nelle borse degli studenti.

Probabilmente era convinto di farla franca e invece qualcuno ha notato la sua presenza e ha chiamato il 113. All’arrivo della pattuglia della volante, D’Amico era ancora nello spogliatoio e non ha avuto la possibilità di scappare. Visto che dai controlli al terminale erano emersi precedenti per reati contro il patrimonio, è scattata una perquisizione che ha permesso di ritrovare due banconote da 20 euro nelle sue tasche: la stessa cifra che, nemmeno a farlo apposta, era sparita dal portafogli di due ragazze della quinta del Liceo Chiabrera.

A quel punto sono scattate le manette per l’accusa di furto. Arresto che questa mattina è stata convalidata dal giudice Emilio Fois che ha anche disposto la misura di custodia cautelare in carcere per l’imputato. Vista la richiesta di termini a difesa del suo difensore il processo è stato rinviato al prossimo 4 novembre.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.