Presunte pressioni

Ricatti nell’inchiesta sulle “spese pazze”, pm chiede archiviazione per Francesco Bruzzone

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Liguria. Chiesta dal pm Massimo Terrile l’archiviazione per il presidente del consiglio regionale Francesco Bruzzone, indagato insieme alla sua segretaria Anna Cavallini per concussione per induzione. La vicenda risale allo scorso marzo quando la funzionaria regionale Afra Serini, moglie del magistrato della Dda genovese Alberto Lari, denunciò il politico per il mancato rinnovo del suo incarico.

Secondo la funzionaria, Bruzzone l’avrebbe ricattata tramite la sua segretaria facendole sapere che le avrebbe rinnovato la nomina a funzionario solo se avesse alleggerito, per il tramite del marito, la sua posizione nell’inchiesta sulle cosiddette “spese pazze” in Regione, indagine in cui Bruzzone è a processo
per peculato e falso. Secondo quanto raccontato dalla Serini, assistita dall’avvocato Chiara Antola, Bruzzone le avrebbe chiesto di fare pressioni sul pm che coordinava l’inchiesta e in cambio avrebbe avuto il rinnovo per altri cinque anni.

Il presidente del consiglio regionale, difeso dall’avvocato Giuseppe Sciacchitano, aveva sempre sostenuto di non avere ricattato la funzionaria ma di avere semplicemente chiesto delucidazioni giuridiche e che la nomina, essendo di carattere fiduciario era venuta meno per il cambio di maggioranza. Secondo il pm, dalle indagini non sarebbero emerse prove a carico di Bruzzone anche se la vicenda resta contornata da un alone di dubbio. La Serini a questo punto può opporsi alla richiesta di archiviazione e il gip può fissare un’udienza per la discussione al termine della quale decidere se archiviare o rimandare gli atti al pm.

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