Perplessità

Regione, Salvatore (M5S) sul Defr: “Il finto ottimismo della giunta non vede le vere difficoltà della Liguria”

La pentastellata ritiene il documento "inadeguato rispetto alle esigenze di programmazione economico-finanziaria della regione"

palazzo regione

Regione. “Un collage fantasioso incollato con il finto ottimismo del Partito Unico. In sostanza è questo il documento di economia e finanza (DEfr) per il periodo 2017-2019 presentato dalla giunta Toti”.

A dirlo è Alice Salvatore, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria, che ritiene il documento “inadeguato rispetto alle esigenze di programmazione economico-finanziaria della regione: l’ennesimo mix di auspici ottimistici e di assenza di una vision dello sviluppo della Liguria. In questa occasione la giunta Toti non ha neppure fatto il solito sforzo propagandistico, caratterizzato dalle cambiali in bianco delle promesse di un futuro radioso cui ci ha abituati da oltre un anno.

“Si sono limitati a mettere insieme alcuni dati di fonte governativa. Et voilà, il gioco è fatto. Ma il MoVimento 5 Stelle si è accorto che Toti non tiene conto di diversi aspetti, perché il Defr non rispecchia l’attuale momento della Liguria. L’economia della nostra regione va male. Per esempio: nel triennio 2012-2015 si è verificata una contrazione delle esportazioni liguri verso i paesi extra unione europea. O il capitolo industria: nella programmazione economico-finanziaria regionale non c’è alcun cenno a iniziative concrete intraprese dalla giunta regionale a favore dello sviluppo delle esportazioni e degli scambi commerciali con altri Paesi. Toti, che ha più volte affermato che la Liguria dovrebbe vivere soltanto di turismo, non ha chiarito quale politica di settore intende perseguire, con il rischio che si confermino i dati degli anni precedenti, senza un sensibile miglioramento del dato delle presenze turistiche.

Il Defr non dice praticamente nulla neppure in merito al settore dell’agricoltura e della pesca. Così come la questione del disagio giovanile: il crescente numero di giovani ‘Neet’di età compresa tra i 15 ed i 34 anni che non sono occupati, né inseriti in un percorso d’istruzione o formazione e che in Liguria, nel 2015, erano ben 57.439. Ma la giunta Toti non sembra preoccuparsi, come nel caso delle gravi crisi aziendali (dall’Agnesi alla Ericsson) che negli ultimi mesi hanno fatto perdere centinaia di posti di lavoro in questa Regione”.

Per il MoVimento 5 Stelle il sostegno alla crescita avviene “favorendo gli investimenti, privati e pubblici, assicurando per questi ultimi il tempestivo utilizzo delle risorse; la copertura va ricercata soprattutto in interventi di contenimento delle spese di funzionamento dell’amministrazione, come affermato dalla Banca d’Italia nel suo ultimo numero del Bollettino economico. Questo Defr però sembra essere stato scritto apposta per far dormire ‘sonni tranquilli’ alla nostra regione. Mentre il gran manovratore romano può muovere indisturbato la macchina del Partito Unico, riconoscendo alcuni spazi al suo sottoposto toscano (ora ligure), come la rovinosa nomina di Signorini all’Autorità Portuale di Genova. Un vero e proprio incubo per la Liguria”.

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