Grido d'allarme

Polizia provinciale, Sulpl Savona in allarme: “E’ un pasticcio, resteremo senza vigilanza ambientale”

Il Sindacato Unitario Lavoratori di Polizia Locale spera che la Regione intervenga tempestivamente per trovare una soluzione

Polizia Provinciale savona
Foto d'archivio

Savona. “Polizia Provinciale: ultimo atto”. E’ il triste presagio della segreteria di Savona del Sindacato Unitario Lavoratori di Polizia Locale che ieri ha assistito alla discussione, in Commissione legislativa presso la Regione Liguria, della proposta di legge siglata “5 Stelle”, ferma da un anno nei cassetti della burocrazia, che prevede l’istituzione di una servizio di vigilanza ittico venatoria in capo alla Regione.

“Presenti i vertici delle Polizie provinciali liguri, delle associazioni venatorie, ambientaliste e degli agricoltori, si è dato vita ad un acceso dibattito. I Poliziotti provinciali hanno fatto notare che la proposta di legge, giudicata molto interessante, é arrivata in commissione con tale ritardo da compromettere il loro futuro ormai legato alla mobilità obbligatoria posta in essere dal Dipartimento della Funzione Pubblica a seguito dello scioglimento delle Provincie” spiegano dal Sulpl Savona.

“Tutti i 24 agenti scelti dalla Regione per svolgere un temporaneo servizio di vigilanza in avvalimento sul territorio ligure, numero questo ritenuto assolutamente insufficiente per svolgere i compiti d’istituto affidati dalla legge, sono, infatti, in attesa di essere destinati ad altre mansioni presso altre amministrazioni. Ciò comporterà la dispersione di personale qualificato e l’azzeramento delle funzioni di controllo della fauna selvatica, della caccia, della pesca come di altre questioni di interesse pubblico di carattere ambientale” precisano dalla segreteria del Sulpl Savona.

“Gli stessi rappresentanti del mondo venatorio e agricolo, presenti alla discussione, hanno rimarcato l’urgente necessità di adottare provvedimenti volti alla conservazione di tali risorse umane e professionali. La mancanza di vigilanza, sottolineano questi ultimi, già scarna visto l’esiguo numero di addetti dislocati sul territorio, provocherebbe un danno ambientale irreversibile sul patrimonio animale indisponibile dello stato ed esporrebbe i centri abitati ad una invasione di ungulati non più contenuta dalla polizia provinciale. A riguardo va ricordato che secondo la normativa vigente, la Polizia Provinciale è l’unico organo preposto, addestrato e dotato dei mezzi per il controllo della fauna selvatica. Nessun altro Corpo di Polizia Statale o Locale è strutturato per sostituire quello Provinciale” aggiungono dal Sindacato Unitario Lavoratori di Polizia Locale.

“Insomma, siamo di fronte ad un gran pasticcio, difficile da risolvere per mancanza di tempo. A breve, entro la fine dell’anno gli agenti ed ufficiali delle polizie provinciali liguri verranno assorbiti da altre amministrazioni mentre la Regione non ha ancora le idee chiare su cosa fare per assicurare la prosecuzione delle funzioni di vigilanza che le sono state demandate con la riforma Del Rio. Le altre Regioni d’Italia hanno già deliberato provvedimenti risolutivi, quali: l’assorbimento del personale per le sole funzioni di Polizia Amministrativa o stipula di apposite convenzioni permanenti con le provincie in modo da mantenere lo status giuridico del personale. A riguardo, questo Sindacato ritiene attuabile solo la seconda opzione. Le qualifiche di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza sono ritenute indispensabili per operare sul territorio vista anche la particolare funzione attribuita per legge. Questo Sindacato di Polizia auspica l’adozione in tempi brevi di provvedimenti legislativi che scongiurino l’azzeramento della Vigilanza, Ittico -Venatoria ed Ambientale nella nostra Regione”.

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