Magliolo. Era la mattina di venerdì 7 ottobre quando il carabiniere di Magliolo, Luca Catania, 46 anni, ha fatto perdere le proprie tracce allontanandosi dalla sua abitazione solo con la pistola d’ordinanza (forse per sviare le indagini). E’ passato quasi un mese dalla sua scomparsa e il militare in servizio alla caserma di Finale Ligure dal 2000 sembra essere svanito nel nulla, senza lasciare tracce o elementi che possano chiarire il mistero della sua scomparsa.
Giorni e giorni di ricerche nei boschi circostanti la sua abitazione di Magliolo, una task force che ha visto uomini, mezzi e cani molecolari perlustrare palmo e palmo tutta l’area circostante la casa del carabiniere, ma nulla.
Nulla di concreto anche dalle indagini avviate fino ad ora su un possibile allontanamento volontario o una fuga improvvisa, che resta la pista investigativa sulla quale sono ormai orientati gli inquirenti, anche se formalmente il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Savona sarebbe per sequestro di persona, un atto ufficiale necessario per consentire agli investigatori una serie di accertamenti specifici sulla scomparsa dell’uomo: il reato ipotizzato nell’indagine è, quindi, puramente una intestazione tecnica e su questo aspetto, tuttavia, vige il massimo riserbo e il lavoro degli inquirenti resta scrupoloso.
Luca Catania è uscito di casa senza cellulare (che è stato resettato completamente) e senza portafoglio con soldi e documenti. Nessun avvistamento o segnalazione particolare fino ad ora è arrivata agli investigatori: Luca Catania sarebbe stato visto lungo un sentiero non lontano dalla sua casa da un signore nella giornata di venerdì, poi più nulla: e il giorno dopo la denuncia di scomparsa e il via alle ricerche.
Anche i riscontri nella sua vita privata al momento non hanno fornito elementi tali che possano giustificare la scomparsa, nessun problema familiare, nessun problema sul lavoro, nessun problema di salute, con la smentita sulla voce circolata di possibili debiti. Insomma una vita normale e tranquilla, all’apparenza.
L’unica speranza che resta per dare un perché e un motivo valido alla sparizione del militare 46enne resta nel suo pc che è stato prelevato dagli investigatori e che ora è al vaglio dei carabinieri del Ris di Roma: forse nel computer di Luca Catania potrebbe spuntare qualcosa, qualche indizio utile alle indagini. Il responso e gli accertamenti sul pc sono attesi nei prossimi giorni.
Novità sono attese anche dalla comunità di Magliolo, dove Luca era molto conosciuto per il suo passato di assessore comunale e ora consigliere, oltre che dalla famiglia del carabiniere: per la moglie e il figlio di 15 anni del militare è stato un mese durissimo, il fratello e il padre del carabiniere hanno seguito da vicino le giornate di ricerche nei boschi e ora sperano che qualcosa di nuovo possa arrivare.