Cairo M. E’ vera bagarre sulla sanità savonese, uno scontro politico e di territorio che vede in prima linea anche la Val Bormida. E questa mattina è arrivato l’attacco del sindaco di Cairo Fulvio Briano all’assessore regionale Sonia Viale: “Mi sono meravigliato delle parole dell’assessore, che ha utilizzato i temi della sanità per fare campagna elettorale. Capisco che la Lega Nord e il centro destra sono impegnati nella campagna per il No, ma le dichiarazione della Viale sono andate davvero oltre…”.
“Invito l’assessore Viale ad essere più prudente, anche perché non è affatto detto che il Governo possa togliere un Dea di II livello mentre la Regione no, è assurdo. Il rischio è lo stesso rispetto a decisioni in temi di programmazione sanitaria prese dall’ente regionale: tra l’altro in un anno e mezzo di governo regionale non è stata presa ancora una decisione e una linea di indirizzo, se non dichiarazioni di massima” aggiunge ancora Briano.
E il primo cittadino va oltre: “Certamente la delibera fatta da molti comuni di potenziare il San Paolo di Savona lasciando il Dea di II livello solo al San Martino è una provocazione: per il sottoscritto non ci sono problemi al mantenimento del Dea di II livello al Santa Corona, purché il nosocomio savonese, anche nell’ambito della sua integrazione con Cairo, possa tornare ad essere un ospedale baricentrico per la provincia savonese e importante per le urgenze di un vasto territorio, Val Bormida compresa”.
E sull’ospedale di Cairo: “E’ uno dei problemi sui quali attendiamo risposte dall’assessore regionale. Ho invitato più volte l’assessore a venire nel nostro nosocomio per vedere il suo funzionamento, con l’obiettivo di rafforzare alcune sue specialità, come la riabilitazione o la medicina. Credo che anche sul Punto di Primo Intervento si debba ragionare e la stessa chirurgia può lavorare di più. Su questo bisogna confrontarsi” conclude Briano.
Sulla stessa linea del sindaco cairese anche la segreteria provinciale del Pd, all’attacco dell’assessore Viale: “Stigmatizziamo senza mezzi termini il maldestro tentativo dell’assessore Viale di girare un infelice spot elettorale per il “no”, utilizzando un tema così delicato come quello della sanità”.
“Dopo un anno e mezzo di vuoto pneumatico, in cui abbiamo atteso invano gli indirizzi dell’amministrazione regionale sulla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria nella nostra provincia, dopo aver praticato nient’altro che un’abulica politica del rimando, ecco che l’assessore non trova niente di meglio che rompere il silenzio ammorbando i savonesi con un’improbabile uscita da campagna elettorale utilizzando, fatto certamente grave, il suo ruolo istituzionale in modo quanto meno poco consono”.
“I savonesi chiedono di conoscere quale sia lo scenario che il governo regionale intende dare alla sanità della nostra provincia, che, oltretutto, non deve solamente prevedere la riorganizzazione ospedaliera ma, in modo strettamente connesso a quest’ultima, l’adeguamento della rete dell’emergenza ed il potenziamento dei servizi territoriali, passo necessario per il completamento dell’offerta dei servizi sulle cronicità e sulla fase della post acuzie, in modo da poter garantire la miglior appropriatezza alla presa in carico del cittadino”.
“Liquidare con una infelice battuta il problema del Dea di II livello, legandolo in modo del tutto improprio all’esito del referendum, non è atteggiamento consono e degno di un assessore e vice presidente della Regione. Sinceramente crediamo che i cittadini della provincia di Savona meritino di più e di meglio” conclude il Pd provinciale.