Critiche

Bilancio, Rete a Sinistra: “Tagli ai parchi liguri, una vergogna”

Sull'assestamento al bilancio di previsione: "Toni demagogici da più parti quando si parla di tagli alle spese delle politica"

Parco del Beigua

Liguria. Vibranti polemiche in Consiglio in merito ai corposi tagli previsti dalla Giunta Toti nei confronti degli Enti Parchi.

“Le dichiarazioni effettuate in aula dai consiglieri di centro destra sono politicamente gravissime e svelano la reale volontà di questa Giunta, quella di cancellare di fatto gli enti Parco che evidentemente vengono viste come un mero aggravio di spesa, un ostacolo ad altri scopi di intervento sul territorio che non condividiamo e che, peraltro, erano già state chiaramente espresse nel Piano Casa da noi fortemente osteggiato”. Queste le affermazioni polemiche del Consigliere di Rete a Sinistra Gianni Pastorino, commentando i tagli ai parchi programmati dalla Giunta Toti.

“Un taglio di fondi come quello prospettato dall’attuale Giunta” – rincara Pastorino – “non solo minano l’esistenza di questi enti, fondamentali nel mantenimento delle condizioni ambientali di un territorio, e alcuni dei quali sono considerate come vere e proprie biodiversità di eccellenza, ma mettono anche a rischio la sfera occupazionale, venendo a mancare anche i soldi necessari a garantire lo stipendio degli operatori che lì lavorano”.

E sull’assestamento di bilancio: “Anche alla luce degli ultimi dibattiti parlamentari, il dibattito sui tagli ai costi delle spese della politica è sempre di grande attualità. Un tema, a mio avviso mal posto e usato spesso con modalità demagogiche tutti cavalcano l’argomento ma sfugge ai più che quando si parla di spese della politica spesso si parla di spese necessarie a garanzia del funzionamento dei processi democratici”.

“Le perplessità sorgono soprattutto quando molte delle riduzioni prospettate riguardano i nostri enti (amministrazioni locali, Regioni…). Se rimango sostanzialmente d’accordo con un taglio degli stipendi dei Consiglieri Regionali, e ricordo in tal senso che come Rete a Sinistra siamo stati l’unico gruppo consiliare a presentare una proposta di riduzione degli emolumenti dei Consiglieri Regionali, nell’ottica di creare fondi per un aiuto concreto a favore di migliaia di studenti delle scuole superiori liguri, non si riesce però a comprendere come mai non vengano minimante toccati gli stipendi dei parlamentari, e mi riferisco più precisamente a quanto previsto dal disegno di modifica costituzionale voluto dall’attuale Governo. Una riforma, quest’ultima, contrastata dall’attuale giunta regionale” aggiunge Pastorino.

“Almeno apparentemente, nella pratica quando si ridimensionano gli interventi e si tagliano i fondi ad enti strategici come i parchi (strutture che hanno difeso il territorio e che hanno rappresentato una eccellenza), quando non si fanno investimenti necessari per recuperare il rapporto tra costa ed entroterra (non prevedendo finanziamenti alla Banca della Terra) di fatto si mette già in atto un depotenziamento delle Regioni che va proprio nella direzione prospettata dalla riforma costituzionale”.

“Sarebbe quindi buona norma fornire precisazioni e risposte in merito alle linee programmatiche del bilancio, su come si intendono raggiungere gli obiettivi delineati in quel documento, anziché trincerarsi dietro una vaghezza che smaschera incoerenza e mancanza di presenza politica, soprattutto sul tema della sanità e sulla sciagurata proposta di acquisto della sede di Piazza De Ferrari della quale, per quanto prestigiosa, nessuno ne sente particolarmente il bisogno. E che avrebbe potuto segnare un significativo e pragmatico punto di discontinuità rispetto alle decisioni della precedente giunta che per dieci anni in quel palazzo ci ha vissuto” conclude.

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