Eccellenza

Albissola, Carlo Sarpero: “Il lavoro è la base di ogni risultato”

Il mister si occupa di "match analysis”, studiando, attraverso riprese con la telecamera, il comportamento della squadra e dei singoli giocatori, nonché degli avversari

Carlo Sarpero

Albisola Superiore. “La vittoria migliore, la più sicura, quella che ne prepara altre, si fonda sul concetto di squadra, allenato, organizzato e preparato affinché ogni giocatore agisca nel miglior modo possibile”.

Il pensiero di James Naismith, colui che inventò la pallacanestro, diventandone un eccellente allenatore, calza a pennello sul connubio calcistico instauratosi tra il “Líder Máximo” (per dirlo alla cubana), Luca Monterforte ed il suo più stretto collaboratore tecnico ad Albissola, Carlo Sarpero (nella foto con il “mitico” magazziniere, Remo Bertolucci)

Anche lui, emulando l’amico Alberto Corradi (con cui ha condiviso il corso allenatore, alcuni anni fa), stante la squalifica di Monteforte, è andato in panchina, nel match con il fanalino di coda, Magra Azzurri, riuscendo a scardinarne la resistenza, sia pur sudando le proverbiali sette camicie..

Ci vuoi raccontare questa partita, alla fine vinta per 3-1?

“L’emozione ha avuto il sopravvento solo nei minuti intercorsi tra l’entrata in campo e il fischio di inizio del direttore di gara… Poi la concentrazione ha portato la mente a non pensare ad altro che alle situazioni di gioco. Dopo appena dieci minuti di gioco, siamo passati in svantaggio, facendo salire la tensione, ma la squadra ha reagito bene, a livello caratteriale e di gioco, ribaltando il risultato, con le reti di Piacentini, Romei ed Alessi”.

Da due anni rivesti la carica di “vice Monteforte”, ci vuoi parlare del vostro rapporto?

“Lavoriamo a trecentosessanta gradi su tutto ciò che riguarda la parte tecnico/tattica; io, in particolare, mi occupo di “match analysis”, cioè analizzo il comportamento della squadra e dei singoli giocatori, nonché degli avversari, raccogliendo e studiando i dati.

Poi, assieme al mister, rivediamo il tutto prima della ripresa degli allenamenti e sulla base delle informazioni raccolte, decidiamo la struttura dei nostri allenamenti settimanali”.

Poi Sarpero continua con un elogio alla compattezza del gruppo: “Siamo riusciti ad aggregare dei ragazzi, che hanno, alla base del loro modo di stare assieme, la cultura del lavoro ed il rispetto dei ruoli e delle regole”.

Una recente ordinanza federale non consente ai collaboratori tecnici di entrare in campo durante i canonici novanta minuti di gioco… Non pensi che questa regola mortifichi il lavoro di tante persone che lavorano in settimana per preparare al meglio la partita domenicale?

“Certo che sì… e non solo perché sono personalmente interessato. E’ una norma da cambiare, che non rende giustizia a chi si sacrifica durante gli allenamenti settimanali. Per quanto mi riguarda, faccio svolgere il riscaldamento, poi vado in tribuna, munito di telecamera e nell’intervallo scendo nello spogliatoio e metto al servizio della squadra ciò che ho visto”

State dominando il campionato…

“Penso si tratti di un torneo molto equilibrato, anche se la nostra rosa ha valori tecnici di alto livello, tuttavia ci sono squadre importanti, che possono darci filo da torcere. Alla lunga, comunque, sono convinto che potremo tagliare il traguardo finale da vincitori”.

Cosa farai da grande?

“Quest’estate ero ad un bivio, avrei potuto accettare alcune proposte di squadre minori, oppure proseguire nella collaborazione tecnica e umana con Luca… ho scelto senza tentennamenti questa opzione, che ritengo appagante, perché è come se partecipassi ad un corso di aggiornamento full time, in un rapporto che mi permette di crescere, sia come uomo, che come tecnico”.

Insomma lavoro e professionalità alla base di tutto.

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