Opposizione

Urbanistica religiosa, M5S all’attacco: “Dal partito unico no a 2,5 milioni per l’edilizia scolastica”

De Ferrari: "Il centrodestra boccia gli emendamenti per poter trasferire alle scuole comunali i fondi destinati alla Chiesa"

Regione Sede Genova

Regione. “Due milioni e mezzo di possibili fondi all’edilizia scolastica ligure volatilizzati in un battito di ciglia” A dirlo è il portavoce del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale Marco De Ferrari, che prosegue: “La maggioranza di centrodestra, con la complicità delle finte opposizioni di Pd e Rete a Sinistra (astenuti), in quarta commissione territorio e ambiente vota contro ai due emendamenti del MoVimento 5 Stelle alla legge 4/85 e, in questo modo, impedirà ai comuni di convertire i fondi per l’urbanistica religiosa (circa 2 milioni e mezzo, secondo le stime dello Uaar) per la messa in sicurezza delle scuole liguri, a cominciare dagli asili. Il tutto nonostante la quasi totalità degli auditi non avesse espresso parere contrario”.

“Il nostro emendamento si rifà alla sentenza del 2004 del Tar della Toscana che toglie ai comuni l’obbligo di versare un minimo del 7 per cento dei propri fondi alla Chiesa, come previsto anche dalla legge regionale del 1985. Da almeno 12 anni, quindi, i Comuni sono costretti a elargire somme di svariate migliaia di euro alla Chiesa, nonostante quest’obbligo non sia più dovuto. Come M5S, intendiamo offrire ai singoli comuni la possibilità di scegliere se destinare o meno questi fondi e, in alternativa, di trasferirli verso l’edilizia pubblica comunale ridotta a pezzi da anni di politiche infrastrutturale sciagurate”.

“Non ci fermeremo qui e ripresenteremo entrambi gli emendamenti in Consiglio regionale. Purtroppo il Partito Unico oggi ha espresso chiaramente il proprio pensiero, chiudendosi a riccio e bocciando una proposta di buon senso a favore di tutti i cittadini, pur di non scontentare i piani altissimi della pura e… ‘Casta’ Chiesa. D’altronde, si sa, Genova val bene una messa. Ma non la messa in sicurezza delle nostre scuole”.

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