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Tirreno Power, mobilità sospesa fino al 14 ottobre fotogallery video

La decisione al termine del vertice al Mise. Soddisfazione di Regione e sindacati

Vado Ligure. Come per Piaggio altra notizia positiva per i lavoratori di Tirreno Power: l’azienda ha sospeso la procedura di mobilità aperta per le maestranze dell’ex centrale a carbone di Vado Ligure. Il provvedimento riguarda 107 lavoratori del sito di Vado Ligure (186 in totale su tutto il comparto aziendale sul territorio nazionale).

La decisione è arrivata al termine del vertice di questa mattina che si è svolto al Mise, alla presenza di governo e parti sociali. In un primo tempo l’azienda sembrava voler rimanere sulla sua posizione, in seguito, dopo una accesa discussione, è arrivata in extremis la decisione sullo stop alla procedura di mobilità.

E per la giornata di domani è stato convocato un incontro ristretto tra azienda e sindacati nazionali per definire le modalità di sospensione della procedura: all’ombra un nuovo sciopero da parte dei lavoratori previsto per il 20 ottobre (anche se tutto dipenderà dal prossimo incontro al Mise del 13 ottobre).

Grande soddisfazione da parte della Regione Liguria e dell’assessore Giacomo Giampedrone che ha seguito da vicino l’evolversi della vertenza: “Un primo segnale positivo è arrivato, abbiamo cercato in tutti i modi di sostenere i lavoratori e il sito di Vado Ligure, con l’obiettivo di evitare esuberi. Il pressing messo in atto dalla Regione è servito a far desistere l’azienda da un’azione che in questo momento rischiava di far precipitare la situazione a trattativa ancora in corso” dice l’assessore regionale.

“Come Regione abbiamo fatto il possibile per far desistere l’azienda dal portare avanti le sue intenzioni, tenendo conto dell’indotto di oltre 300 persone che hanno già perso il lavoro nei mesi passati con il blocco del ciclo a carbone, della pesante crisi industriale che ha colpito quel territorio e della necessità che il Governo accolga la nostra richiesta di riconoscimento di crisi industriale per attutire gli effetti negativi nei confronti dei lavoratori, agevolare la riconversione delle aree dismesse dall’azienda e facilitare l’ingresso di nuovi investitori capaci di portare nuove progettualità in grado di assorbire parte dei lavoratori in esubero” aggiunge l’assessore regionale.

“In giunta regionale è stata approvata la delibera per il riconoscimento di area di crisi per il territorio savonese e mi auguro che possano arrivare riscontri positivi nei prossimi incontri tecnici. Da qui al 15 ottobre c’è poco tempo e occorre fare in fretta, ma i contatti tra governo e azienda proseguono per trovare una soluzione alla vertenza” conclude Giampedrone.

“Dopo la sospensione dei licenziamenti di Piaggio – commenta l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino, oggi in Consiglio regionale – lo stop su Tirreno Power è sicuramente un’ulteriore notizia positiva che permette di affrontare il futuro occupazionale e industriale della provincia di Savona con una necessaria e moderata tranquillità. Come ho più volte ribadito sia in sede ministeriale sia nelle numerose riunioni con le parti sociali, siamo disponibili come Regione a mettere in campo ogni strumento di nostra competenza a sostegno dei lavoratori in fatto di politiche attive sul lavoro”.

Vado, lo sciopero lavoratori Tirreno Power

Soddisfazione anche dai sindacati: “La sospensione della mobilità è solo un primo passo: non si possono lasciare i lavoratori a casa e quindi ribadiamo la richiesta di ritiro completo della procedura, con lo stop ai possibili licenziamenti: su questo anche il governo ha espresso la sua preoccupazione” afferma Tino Amatiello, segretario provinciale della Filctem Cgil Savona.

“Vedremo da qui al 14 ottobre, tuttavia la nostra lotta continuerà fino a quando non avremo garanzie sui necessari ammortizzatori sociali e sul futuro industriale delle aree: ora l’azienda non può tirarsi indietro e deve darci risposte chiare e definite” conclude l’esponente sindacale.

Ecco invece la posizione dell’azienda: “Tirreno Power ha dato la sua disponibilità a ritirare temporaneamente la procedura di mobilità su richiesta del vice ministro Bellanova e delle Regioni e a fronte dell’impegno del governo a identificare in tempi brevi e certi ammortizzatori sociali applicabili alla situazione aziendale”.

“Tirreno Power ha ribadito la sua piena disponibilità a ogni tavolo di confronto i cui risultati e conclusioni saranno discussi in un incontro che il ministero dello Sviluppo economico si è impegnato a convocare per il 13 ottobre” conclude l’azienda.

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