Regione. “Credo che una pausa di riflessione sulle vertenze di Tirreno Power e Piaggio Aerospace e altre sia necessaria. Anche perché aspettiamo ad ore o al massimo a giorni una risposta sull’area di crisi complessa da parte del ministero. Questo libererebbe strumenti che oggi non possiamo mettere sul campo”.
A dirlo è l’assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi, che valuta molto positivamente la decisione dei vertici di Piaggio Aerospace e di Tirreno Power di congelare (almeno temporaneamente) le procedure di licenziamento di centinaia di dipendenti dei rispettivi stabilimenti di Villanova d’Albenga e Sestri Ponente e di Vado Ligure.
Nelle scorse settimane la giunta regionale ha inviato al Mise la richiesta per il riconoscimento, per il savonese, di area di crisi complessa. Uno status che, come sottolineato più volte dai sindacati, consentirebbe di prolungare la durata degli ammortizzatori sociali per i lavoratori che ne beneficiano e anche di attivare una serie di altre misure economico-industriali volte a contenere gli effetti nefasti della crisi industriali.
Secondo Rixi, quindi, le decisioni prudenziali di Piaggio e Tirreno Power sono da apprezzare: “Credo che sia stato prudente congelare le procedure di mobilità – sottolinea Rixi – Prima di prendere decisioni a livello occupazionale aspettiamo di vedere se riusciremo ad avere risorse aggiuntive da poter dare all’area savonese. Ringraziamo quindi le aziende per essere tornate sui loro passi”.
Il riconoscimento dello status di area di crisi è importante: “Vorrebbe dire avere risorse per gli strumenti di solidarietà e per nuovi investimenti e nuove riconversioni industriali. E’ importante avere un panorama preciso prima di prendere decisioni di carattere industriale che, ad esempio, potrebbero penalizzare la stessa Piaggio nel momento in cui procedesse in senso opposto rispetto a quelle che sono le necessità del territorio”.
“L’aspettativa della Regione è di non perdere i occupazione ma anzi cercare di ricollocare i lavoratori e di avere nuovi posti di lavoro sul territorio, perché per noi è impossibile continuare a vedere le aziende chiudere”, conclude Rixi.