Savona. La stangata sui buoni pasto a Savona, con l’aumento a 6 euro dal gennaio 2017, finisce nel mirino dei sindacati della scuola, che chiedono un incontro urgente al sindaco e all’assessore competente. Oltre al servizio di mensa scolastica, le organizzazioni sindacali vanno all’attacco anche sul mancato finanziamento agli istituti scolastici per l’attivazione del tempo “integrato”.
“Qualora dette notizie dovessero essere confermate ciò determinerebbe un ulteriore e difficile aggravio per molte famiglie già in grande difficoltà, soprattutto in questo periodo dell’anno, quando si sommano al buono pasto il costo dei trasporti, dei libri e di tutto quello che è necessario per la frequenza scolastica” affermano i sindacati savonesi.
“L’aumento della quota di copertura tariffaria della mensa a carico delle famiglie potrebbe determinare la mancata frequenza della mensa stessa da parte di alcuni alunni o la richiesta, già avanzata da qualche famiglia, di avvalersi dell’opzione “panino”, costituendo una interruzione del tempo scuola, del percorso didattico e di socializzazione, minando il modello unitario educativo”.
“Ciò costituirebbe, inoltre, una problematica rispetto all’alimentazione degli alunni e per il processo educativo degli stessi, considerata la mancanza di uniformità di servizi e dei cibi consumati”.
“L’auspicio è che, pur nelle difficoltà economiche in cui versa l’ente locale, si possa trovare una soluzione non gravante ulteriormente sui bilanci familiari e tale da non mettere in discussione, di fatto, servizi essenziali quali quelli legati all’istruzione”.
“Per questo chiediamo un incontro urgente al fine di ricevere adeguata informazione per conoscere i criteri che si intenderebbero effettivamente adottare al riguardo, nonché per poter proseguire quel dialogo e quei contatti già precedentemente proficuamente avviati, anche mediante lo strumento del “Patto per la scuola” concludono le organizzazioni sindacali.