Regione. “E’ stato fatto un grande errore: la Regione e l’assessore all’agricoltura hanno sottovalutato il problema e anziché inviare una richiesta completa hanno inviato una ‘letterina di Natale’ che non serviva a nulla. Anziché imboccare in discesa l’autostrada che gli avevamo preparato hanno preso la strada tutta in salita”.
E’ un fiume in piena il deputato del Pd Franco Vazio, al quale non è proprio andato giù il modo in cui l’amministrazione regionale ha gestito la richiesta di risarcimento per i danni alluvionali patiti dagli imprenditori agricoli della Liguria.
Secondo il parlamentare ingauno, che tra l’altro ha anche intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare “per chiarire la cosa fino in fondo”, la responsabilità è del governo regionale e in particolare dell’assessore all’agricoltura Stefano Mai: “I fondi c’erano – dice Vazio – E’ stata fatta una ricognizione per capire l’entità dei risarcimenti richiesti in tutta Italia: la Liguria, però, non ha presentato tale domanda”.
Una “grave mancanza” che ha vanificato il lavoro fatto dai parlamentari liguri: “Ai tavoli con le organizzazioni di categoria ci eravamo impegnati a presentare la domanda. L’assessore si era messo a disposizione perché queste richieste fossero inviate al Governo. Ciò, invece, non è accaduto. Le risorse che sarebbero dovute essere assegnate alla Liguria, quindi, non sono presenti nel provvedimento del 28 luglio. E’ un grande errore del quale l’assessore Mai dovrebbe prendere atto anche dal punto di vista politico. Stiamo parlando di 16 milioni di euro, non di qualche centinaio di migliaia di euro”.
Insomma, “la Liguria non riceverà i 16 milioni di euro di risarcimento danni perché Mai invece di presentare la domanda di risarcimento in maniera corretta ha mandato una lettera senza documentare i danni ma chiedendo semplicemente che (in relazione ai danni che aveva comunicato al ministero delle politiche agricole) la protezione civile, bontà sua, trasferisse i fondi allo stesso ministero delle politiche agricole. Questa, però, è una funzione che non compete alla protezione civile: la politica del Governo è quella di accentrare tali iniziative alla presidenza del consiglio. Peccato che Mai non lo sappia. Invece di presentare la domanda nel modo giusto lui ha fatto una cosa diversa e ha fatto sì che la protezione civile scartasse la ‘letterina di Natale’ di Mai in quanto non rientrante tra le proprie competenze”.
Insomma, un “destinatario sbagliato” che ha ricevuto una richiesta di fondi mal posta. Ora la questione è capire come risolvere questo “grave problema”: “Saremo costretti a fare una battaglia di non di poco conto: dobbiamo fare sì che dalle risorse messe a disposizione dal Governo con la Legge di Stabilità che andremo ad approvare nei prossimi mesi si ritagli una fetta da destinare a questo uso. Cosa quantomeno complicata, visto che ora ci sono da gestire altre emergenze relative a calamità naturali, al lavoro, alle pensioni”.
“Ritagliare dal fondo messo a disposizione per l’agricoltura queste risorse è un problema. Non sarà una passeggiata come sostiene Mai che dice ‘Troveremo i fondi con la Legge di Stabilità’. Mi dica come pensa di fare. Lui non è stato in grado di fare una richiesta danni ma solo una ‘letterina di Natale’, quindi immagino che avrà anche la bacchetta magica per risolvere il problema con la Legge di Stabilità. Lui sostiene questo, io invece dico che è molto complesso. Non perdiamo la speranza di riuscirci. Se Mai avesse imboccato l’autostrada che gli abbiamo costruito la strada sarebbe stata in discesa e invece è in salita”.