Liguria. Molti balneari e ambulanti liguri sono scesi oggi a Roma per la manifestazione nazionale contro la Bolkestein. “Chi c’è c’è, chi non c’è vuole le aste”, è lo slogan della manifestazione nazionale. Intanto ieri è stata approvata all’unanimità in consiglio regionale la mozione presentata dal consigliere regionale del Carroccio Franco Senarega e sottoscritta dal gruppo consiliare della Lega Nord, che impegna la giunta e il Governo a difendere ambulanti regolari e balneari.
Da un lato, con interventi presso le sedi istituzionali competenti dell’Unione europea, affinché venga modificata la direttiva servizi europea sulle concessioni ad uso turistico-ricreativo. Dall’altro, cogliendo le opportunità che la legge permette ai singoli Stati membri, per definire l’utilizzo delle aree pubbliche destinate al commercio ambulante allo scopo di adeguarle alle esigenze del proprio territorio.
“L’obiettivo – spiega Senarega – è quello di tutelare chi esercita la propria attività imprenditoriale su aree pubbliche. L’arrivo, ad esempio, di multinazionali che possono monopolizzare il commercio proprio in quegli spazi, deve essere contrastato. Inoltre, l’Avvocatura Generale dell’Unione Europea ha recentemente espresso un parere che mette a rischio la sopravvivenza delle imprese balneari perché ‘boccia’ il rinnovo automatico delle concessioni. La mozione votata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale, è stata integrata con un emendamento che impegna la giunta ad attivarsi, insieme al Governo, presso le sedi istituzionali competenti dell’Unione Europea, affinché si giunga all’esclusione delle concessioni demaniali ad uso turistico – ricreativo dalla Direttiva Servizi meglio conosciuta come Bolkestein”.
A Roma, al fianco dei manifestanti, c’è anche l’assessore regionale al Commercio, Edoardo Rixi: “La direttiva imposta dall’Unione europea è una follia che rischia di uccidere centinaia di piccole imprese del nostro territorio” dichiara.
“Ci auguriamo – aggiunge Rixi – che la grande mobilitazione di piazza di domani costringa il governo a non applicare la direttiva sia sugli operatori del commercio su aree pubbliche, comparto che in Liguria conta circa 8 mila imprese, sia le 3 mila imprese balneari liguri. Spero che il grido di libertà della piazza serva a evitare i bandi imposti dalla Bolkestein e a tutelare le imprese italiane che questo governo non riesce a difendere dalle imposizioni della Ue”.