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Terremoto in centro Italia, il parroco di Boissano: “I migranti sotto le tende e gli sfollati nelle strutture d’accoglienza”

Le dichiarazioni di don Cesare Donati, parroco di Santa Maria Maddalena, hanno fatto discutere

terremoto amatrice

Boissano. “Vista la tragedia del terremoto, ora è il momento di mettere gli sfollati nelle strutture e i migranti sotto le tende”. E’ questo il messaggio che oggi pomeriggio il parroco della chiesa di Santa Maddalena a Boissano, don Cesare Donati, ha postato sulla propria pagina di Facebook scatenando le reazioni (in verità per la maggior parte solidali) di tanti utenti suoi “amici”.

Oggi pomeriggio il governatore della Regione Giovanni Toti e l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone hanno annunciato che la Liguria è pronta a fare la propria parte per aiutare le popolazioni colpite dal sisma: “Non appena il dipartimento nazionale che coordina e gestisce gli interventi sul campo, lo richiederà la nostra colonna mobile è pronta a partire insieme a 40 persone che si uniranno alle 4 unità cinofile già partite specializzate nella ricerca dei dispersi e siamo pronti ad allestire un campo per 250 sfollati”, hanno detto i due amministratori.

Secondo il parroco boissanese, però, nel campo non dovrebbero andarci gli sfortunati sfollati del centro Italia, bensì i tanti migranti che attualmente si trovano ospitati in strutture di accoglienza di diverso genere sparpagliate un po’ in tutta Italia.

Le dichiarazioni del sacerdote hanno fatto ovviamente discutere e in tanti si sono affrettati a commentare il post manifestando il loro assenso o il loro dissenso a quanto affermato dal prelato: “Bravo Don Cesare – ha scritto qualcuno – Hai scritto ciò che la gente pensa realmente. La solidarietà facciamola prima alla nostra povera gente e soprattutto a chi è stato colpito dal sisma”.

“Purtroppo saremo noi a stare nelle a tende e loro negli alberghi alla faccia nostra. E’ la pura verità”, ha commentato un utente con disincanto. “Purtroppo è un sogno irrealizzabile, i cittadini italiani non contano nulla”, ha fatto eco un altro “amico” di don Cesare. E ancora: “Sarebbe anche ora di dare una mano anche ai nostri bisognosi”.

“Mi piacerebbe vedere gruppi di migranti dare soccorso ai terremotati”, ha aggiunto un’utente condividendo le parole di don Cesare. “L’aiuto e la solidarietà arriverà come sempre dalla gente comune, i politici sanno fare come al solito solo bei discorsi”.

Qualcun altro, invece, ha preferito mantenersi equidistante lanciando una frecciata neanche tanto velata: “Basterebbe una piccola parte del patrimonio ecclesiastico per dare un tetto a tutti i bisognosi”.

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