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Rialto, Bric Gettina definito “Area di Wilderness”. Il sindaco: “Salvaguardare i tesori naturalistici”

Si tratta di un terreno di circa 575 ettari per la maggior parte di proprietà comunale sul versante destro del torrente Pora

Rialto Bric Gettina

Rialto. Il 28 luglio scorso il consiglio comunale di Rialto ha definito il Bric Gettina o Puri “Area di Wilderness”. Si tratta di un terreno di circa 575 ettari per la maggior parte di proprietà comunale sul versante destro del torrente Pora.

“Con questo atto atto – spiega il sindaco Silvio Casanova – l’amministrazione si impegna per meglio salvaguardare il valore naturalistico dei luoghi e conferire serietà ambientalistica dell’iniziativa in zone già classificate ‘bosco di protezione’ nel Piano di Assestamento Forestale e denominate Zone di Tutela Ambientale interne. I vincoli non pregiudicheranno lo sfruttamento delle risorse naturali e saranno possibili le attività agricole, venatorie, la pesca, la raccolta dei funghi i tagli dei boschi ed il trasporto del legname con mezzi tradizionali”.

Il segretario generale dell’Associazione Italiana Wilderness Franco Zunino commenta: “Per la prima volta un’Area Wilderness si affaccia sul Mar Ligure, non sulla costa fin troppo urbanizzata, ma nel suo entroterra, dalle cui montagne il mare diventa lo scenario che ne completa il paesaggio. Rimasta assolutamente integra e priva di strade e di ogni altra opera urbana, la nuova Area Wilderness è infatti ubicata sul versante marino della Liguria, benché sempre in ambiente montano in quanto prossima allo spartiacque padano dove le Alpi si approssimano agli Appennini, sotto il noto Colle del Melogno”.

“Qui il piccolo Comune di Rialto, quasi nascosto nell’entroterra di Finale Ligure e formato non tanto da un paese quanto da una serie di piccole borgate e case sparse tra terrazzamenti di ulivi, orti e boschi, accogliendo una proposta avanzata dall’Associazione Italiana per la Wilderness, con unanime decisione del Consiglio Comunale guidato dal Sindaco Silvio Casanova lo scorso 28 luglio ha deciso di salvaguardarla dandole una propria forma di tutela designandola in ‘Area Wilderness Bric Gettina o Purin’”.

“Una scelta di alta democrazia nel rispetto più liberale dell’autonomia locale e dei diritti della collettività locale. Un impegno di salvaguardia che nella serata del 31 luglio il Prof. Vittorio Sgarbi, Presidente onorario dell’Associazione Wilderness presente in Finale Ligure per una lectio magistralis sulla ‘Costituzione e la bellezza’, dopo aver parlato dello scempio che in Italia si fa di tanti paesaggi ha così ritenuto di lodare: ‘Mi piace comunicarvi quanto l’amministrazione del vicino Comune di Rialto ha ragionevolmente deciso per la salvaguardia del loro paesaggio ed ambiente naturale, designando un’Area Wilderness proprio per difenderne uno scampolo; e voglio complimentarmi personalmente col sindaco Silvio Casanova, qui presente, per questa intelligente iniziativa’”.

Prosegue Zunino: “E’ questo il 107^ settore di Area Wilderness designato in Italia e la settima della provincia di Savona. La sua estensione è di 575 ettari, che per la Liguria non è poco considerata la sua elevata urbanizzazione e diffusa rete viaria. Un pezzo di terra quasi dimenticata che però possiede una tale serie di valori biologici e culturali da piazzarsi al primo posto in Italia tra le Aree Wilderness più ricche di biodiversità e presenza di rari endemismi di valore biogeografico di flora e di fauna. Basti per tutte citare la Campanula di Capo Noli (Campanula isophylla), la Lucertola ocellata (Timon lepidus) ed il Geotritone di Strinati (Speleomantes strinati), specie considerate vere rarità italiane, presenti nell’Area con i loro nuclei e popolamenti maggiori, nonché il Picchio nero (Dryocopus martius), specie ritenuta tipicamente ‘alpina’ e qui segnalato nella sua località più prossima al mare (soli 12 chilometri). Nell’Area sono anche preservati i resti di un antica miniera d’argento risalente al Medio Evo, oggi di grande valore storico e culturale”.

“A parte per la caccia, che vi è comunque scarsamente praticata proprio per l’impervietà della zona, l’Area sarà gestita quasi come una “riserva integrale” visto che per la sua gran parte non vi è permessa alcuna forma di gestione forestale. L’unica minaccia a questa superba area è il rischio che essa possa essere invasa dai percorsi di mountain bike di ‘gravity’ che hanno reso famosi tutti i suoi circondari e che, purtroppo, nessuna legge disciplina come si dovrebbe. Fortunatamente nessun itinerario ufficiale ricade nell’ambito della neo Area Wilderness dove tale attività resterà comunque vietata. La nuova Area Wilderness sarà quanto prima presentata pubblicamente nella stessa Rialto ed evidenziata sul territorio mediante un’apposita cartellonistica”.

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