La curiosità

Il Museo della Fisarmonica di Carcare trova posto all’ex asilo Mallarini fotogallery

Ben 800 i pezzi che saranno messi a disposizione dall'appassionato Mauro Torterolo: "Gli spazi a casa sono ridotti"

museo fisarmonica carcare

Carcare. La prima fisarmonica acquistata è stata una Bramante, realizzata a Savona. Un pezzo degli Anni 20 chiamato “liturgica” perché ha suoni molto simili a quelli di un organo. Nella curiosa collezione di Mauro Torterolo, artigiano in pensionato di 68 anni, ci sono anche i bandoneon argentini (uno è del 1940), una fisarmonica proveniente da Chicago, un’altra con la scritta Cccp. Una collezione quasi da fare invidia ai musei parigini. Di certo la sua magnifica collezione, ben custodita nella soffitta di casa, supera di gran lunga quella del Museo della fisarmonica più conosciuto a Castelfidardo che di pezzi ne ha 350. Ma quella di Carcare, probabilmente, è la più grande collezione d’Italia e del mondo.

Quelle 800 opere d’arte, come le ha sempre definite Torterolo, dopo tanti anni di ricerche presto troveranno casa. E per Torterolo è un sogno che si avvera. “E’ proprio così – conferma il sindaco Franco Bologna – stiamo lavorando per trovare un accordo con la parrocchia. Abbiamo individuato uno spazio adeguato dove poter allestire il museo: è una parte dell’ex asilo Giobatta Mallarini”.  L’edificio è situato in piazza Caravadossi, proprio al fianco del Comune. Una sede storica se si pensa che qui, un tempo, sorgeva l’ospedale e che poi ha ospitato le suore di San Vincenzo.

“Ci sono ancora alcuni passaggi burocratici che devono essere completati – avverte il sindaco – ma siamo sulla buona strada: attendiamo la riunione del consiglio parrocchiale e quindi fisseremo una riunione del consiglio comunale. Le fisarmoniche di Torterolo saranno sistemate al primo piano e al piano mansardato. Il piano terra, invece, sarà riservato alla scuola di formazione e ad altre attività”.

E nel frattempo Mauro Torterolo continua ad ospitare piccoli gruppi di sette-otto persone a casa sua che hanno saputo della particolare collezione delle fisarmoniche offrendo loro cibo e bevande per il benvenuto. “Gli spazi sono quelli che sono – racconta l’artigiano in pensione – speriamo di trovare una soluzione per questo tesoro di inestimabile valore”.  “Ma forse dal prossimo autunno – dice Franco Bologna – la musica, è proprio il caso di dirlo, potrebbe cambiare e le sue meravigliose fisarmoniche finire in esposizione all’asilo Mallarini dopo l’intesa raggiunta col parroco del paese, padre Italo”.

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