Finale L. E’ stato ufficialmente presentato il referendum per chiedere al Consiglio comunale finalese di discutere una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Ugo Frascherelli.
La richiesta è stata depositata al segretario generale del Comune Achille Maccapani e di fatto rappresenta un vero e proprio referendum abrogativo sull’operato del primo cittadino di Finale Ligure, una iniziativa unica nel suo genere, “forse è la prima volta in Italia” spiega l’avvocato Roberto Penello, presidente del comitato parcheggi che ha promosso l’azione politica contro il sindaco, reo di “aver tradito il mandato elettorale e le promesse della campagna elettorale”.
La presentazione della richiesta arriva a seguito dell’affollata assemblea che si era svolta a Finalborgo lo scorso 18 luglio, con al centro la questione del nuovo piano parcheggi fortemente contestato da cittadini, commercianti e operatori economici e sul quale l’amministrazione comunale non ha voluto fare i dietrofront sollecitati da più parti (anche da componenti della maggioranza).
Il comitato di cittadini, nato a maggio e al quale si sono aggiunte in questo periodo molte altre persone, chiede “la testa” del sindaco e per farlo, secondo gli strumenti normativi a disposizione e stando a quanto prevede lo stesso regolamento comunale, vuole un referendum consultivo per chiedere ai consiglieri comunali di portare in consiglio una mozione volta a sfiduciare il sindaco Ugo Fraschelli.
“E’ un diritto-dovere dei cittadini finalesi sostenere questa iniziativa – dice l’avvocato Roberto Penello -. Abbiamo ricevuto ampio sostegno e appoggio in queste settimane e la richiesta ufficiale è stata depositata all’Ufficio della segreteria comunale”. Oltre alla firma dell’avvocato promotore, serviva almeno la firma di altri nove cittadini (iscritti nelle liste elettorali di Finale Ligure) per l’atto ufficiale: ora entro 10 giorni dalla richiesta si dovrà riunire la commissione comunale competente, la quale a sua volta avrà cinque giorni di tempo per decidere sull’ammissibilità del referendum.
“I criteri di inammissibilità sono stati già vagliati attentamente proprio per evitare un rigetto della richiesta…Quindi l’iniziativa è assolutamente legittima. In ballo non solo il piano parcheggi: questa amministrazione comunale ha tradito il patto con gli elettori, ha vinto le elezioni grazie ad un consenso ottenuto con promesse e fatti totalmente mancati nel corso del suo operato, perdendo quindi ogni legittimazione per governare la nostra cittadina” conclude l’avvocato finalese.