Ci manca

Balla coi Cinghiali, il sindaco di Bardineto: “Avevamo chiesto una piccola percentuale, hanno rifiutato” video

A pochi giorni dalla conclusione dell'edizione "del ritorno" a Vinadio, Franca Mattiauda spiega alcune delle ragioni che hanno causato il trasloco del festival

Balla coi Cinghiali 2016

Bardineto. “Purtroppo hanno ritenuto la nostra richiesta un affronto ed una pretesa improponibile. Se qualche altro territorio non si fosse intromesso offrendo la propria ospitalità forse avremmo potuto avere un margine di trattativa. A me comunque manca”.

Così il sindaco di Bardineto Franca Mattiauda, che a quattro giorni dalla conclusione dell’edizione 2016 di “Balla coi Cinghiali” (che dopo anni di pausa è tornato con la vecchia denominazione ma nella nuova location di Vinadio), mette i proverbiali “punti sulle I” a proposito di alcune delle ragioni che hanno portato l’associazione che organizza il festival dapprima ad interrompere la manifestazione e poi a trasferirla altrove.

“Anche se fuori età per il tipo di musica, sono sempre stata una sostenitrice dell’iniziativa fin dalla sua nascita – spiega il primo cittadino – Il festival ha dato molto a Bardineto e anche Bardineto ha fatto tutto quello che poteva per il festival: ha messo a disposizione prati, cucine, impianti in un giusto rapporto di dare/avere e collaborazione”.

Alcuni esempi: “La sportiva ha gestito i parcheggi chiedendo agli ospiti una piccola donazione spontanea e con quanto ricevuto si è potuto iscrivere la squadra al campionato. L’associazione aveva sottoscritto con i proprietari dei terreni l’accordo per un rimborso spese, rimborso al quale il 98 per cento dei proprietari ha rinunciato a favore della nostra pubblica assistenza. Non è vero che la spazzatura era a carico del Comune: tutta l’area festival era gestita dall’associazione con oneri a carico loro. L’acqua, stante che non è gestita da terzi, si può dire che è stato un costo per il Comune, anche se non in termini di esborso di denaro”.

“Portando avanti il festival a Bardineto, l’associazione si sarebbe accollata la spesa di progettazione delle cucine. Ma così non è stato perché è andata come è andata. Comunque il contributo regionale per la costruzione delle cucine ci era stato concesso per ‘Balla coi Cinghiali’ grazie all’importanza raggiunta dall’evento. La messa a norma dell’impianto elettrico nella zona del Palafungo, della tenso-struttura e di altro è stato eseguito da Bcc. Dicendo questo non voglio far passare quali eroi i volontari di Bcc, ma se l’hanno fatto però è giusto darne atto”.

Nonostante queste ricadute positive sul paese, non tutti gli abitanti di Bardineto apprezzavano il festival: “E’ un tipo di manifestazione che può piacere o meno e fin qui non ci piove. Sconvolgeva per tre o quattro giorni l’habitat del paese: ne valeva la pena? Per qualcuno si per altri no”.

Balla coi Cinghiali 2016

“Quello che rimprovero a Bcc è il fatto che nel momento in cui hanno pensato, anche e soprattutto per una migliore gestione del festival, di passare da manifestazione gratuita a manifestazione a pagamento e il Comune ha chiesto una percentuale (80 centesimi a persona) con un minimo preventivato su 30 mila presenze, questa richiesta è stata considerata come un affronto e una pretesa improponibile. Sono convinta comunque che ci poteva essere margine di trattativa se non si fosse intromessa la proposta allettante avanzata da altro territorio e poi sfumata nel nulla (Cairo Montenotte)”.

“Certo se pensiamo alla gestione, è molto più facile avere a che fare con un’unica proprietà rispetto ai circa 200 proprietari terrieri di Bardineto, anche se i bardinetesi per la quasi totalità si sono sempre dimostrati disponibili. Comunque a me il festival manca”.

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