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Un maiale su una Fiat 500, vincono i cinquecentisti: il Belgio cancella la pubblicità offensiva

La cartellonistica che ritrae un maiale nell’atto di gettare un sacco di rifiuti dal finestrino di una 500 storica verrà ritirata

fiat 500 pubblicità

Garlenda. La protesta dei Cinquecentisti contro la campagna pubblicitaria lungo le autostrade della Vallonia (Belgio) ha sortito il risultato sperato. A partire da oggi la cartellonistica, che ritrae un maiale nell’atto di gettare un sacco di rifiuti dal finestrino di una 500 storica, verrà ritirata.

La protesta ha coinvolto migliaia di cinquecentisti che hanno inondato le caselle postali della società autostradale Sofico e dei ministri promotori della campagna con oltre 3 mila messaggi di sdegno: i commenti negativi riguardo la scelta, ritenuta a dir poco di cattivo gusto, sono diventati virali anche sui social network.

“Ci siamo sentiti in dovere di difendere la reputazione dei cinquecentisti e valorizzare un simbolo universalmente riconosciuto di italianità” dichiara Domenico Romano, fondatore del Fiat 500 Club Italia, il più grande Club di modello al mondo con i suoi 21 mila iscritti. Il movimento creatosi ha suscitato l’attenzione di tutti i media, italiani e belgi.

“I contenuti della nostra protesta sono stati subito raccolti dall’onorevole Franco Vazio, vice presidente della commissione giustizia della Camera dei Deputati che, unitamente ad altri parlamentari, ha presentato un’interrogazione indirizzata al ministro degli esteri Paolo Gentiloni, evidenziando come l’accostamento pubblicitario intaccasse l’onorabilità del marchio della casa produttrice e colpisse al cuore il Fiat 500 Club Italia e la sensibilità delle migliaia di appassionati presenti in tutto il mondo”.

Ieri l’ambasciatore italiano in Belgio, Vincenzo Grassi, dopo una telefonata con Jacques Dehalu, l’amministratore delegato della Sofico, la compagnia che ha commissionato la pubblicità, ha annunciato che tutta la cartellonistica sarà ritirata entro la fine di questa settimana. In giornata sono giunte anche le scuse ufficiali degli enti promotori.

“Ringraziamo Jean-Claude Zelis, nostro socio e presidente del Fiat 500 Club Belgium che per primo ci ha segnalato l’accaduto ed i Cinquecentisti di tutto il mondo che assieme a noi si sono fatti portavoce della protesta”, dichiara Alessandro Scarpa, presidente onorario del Fiat 500 Club Italia.

Tutto il Fiat 500 Club Italia ringrazia di cuore gli onorevoli Franco Vazio, Maria Chiara Gadda, Sara Moretto, Marco Donati e Marco Di Maio e gli altri  firmatari dell’interrogazione che hanno sollevato la questione a livello Istituzionale e diplomatico.

“Per trarre una morale positiva dallo spiacevole episodio – conclude Domenico Romano – spero che tutto ciò possa suscitare una reazione di orgoglio da parte di noi tutti, Cinquecentisti e non, in modo da renderci promotori di una campagna di sensibilizzazione per un maggiore rispetto del territorio e delle nostre bellissime città”.

“Una grande vittoria”! Il Belgio cancella la campagna pubblicitaria: tutta la cartellonistica sarà ritirata entro la fine di questa settimana – afferma l’On. Franco Vazio -. Il Ministro dell’ambiente della regione Vallonia dello stato federale del Belgio aveva recentemente avviato una campagna pubblicitaria contro l’abbandono di rifiuti lungo le strade. A tal fine, erano stati realizzati una serie di cartelloni informativi che ritraevano un maiale alla guida di una autovettura – che presentava tutte le caratteristiche della nota Fiat 500 storica – e che gettava un sacco dell’immondizia in mezzo alla carreggiata”.
“Una campagna pubblicitaria che offendeva il nostro Paese e che colpiva al cuore il Fiat 500 Club e la sensibilità delle migliaia di collezionisti d’auto d’epoca presenti in tutto il mondo. Un messaggio che ledeva l’immagine stessa  dell’italianità nel mondo e la sensibilità del popolo italiano”.
“La Fiat 500 storica trasmette, anche grazie alla vasta filmografia esistente, l’immagine più positiva dell’Italia e del popolo italiano nel mondo, rappresentandone i valori di genuinità, affidabilità, familiarità, orgoglio storico ed ingegneristico. Per questo motivo abbiamo presentato una interrogazione al Ministro degli Esteri sollevando la questione a livello istituzionale e diplomatico.
“Sono davvero felice: una vittoria di tutti quelli che amano l’Italia e la Fiat 500” conclude Vazio.
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