Dalla costa all'entroterra

Tirreno Power, la protesta si sposta sul lago di Osiglia: striscione all’Imbarcadero fotogallery

tirreno power osiglia

Osiglia. I lavoratori di Tirreno Power proseguono la loro lotta e loro mobilitazione dopo la dismissione del carbone e 110 esuberi annunciati dall’azienda per il sito di Vado Ligure, in attesa dell’incontro di fine luglio che dovrebbe chiarire il piano industriale nell’ambito della riconversione produttiva delle aree vadesi sulle quali è in corso l’azione della società di consulenza Vertus per cercare soggetti e gruppi imprenditoriali interessati al processo di reindustrializzazione.

Oggi la protesta si è spostata sul lago di Osiglia, dove sono presenti una trentina di lavoratori del comparto delle fonti rinnovabili (settore idroelettrico), che operano alla diga: dall’ex Imbarcadero è apparso lo stesso striscione che era stato affisso alla centrale a carbone di Vado Ligure, “Sorgenia+Engie=Vergogna! – 857 famiglie sul lastrico”.

Solidarietà, quindi, delle maestranze del settore fonti rinnovabili di Tirreno Power, da tempo sotto organico: per questo si pensa che una parte degli esuberi determinati dallo stop al carbone potrebbe essere riassorbita all’interno della produzione idroelettrica dell’azienda, ricordando che la diga di Osiglia alimenta le centrali idroelettriche di Cairo e Millesimo.

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