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Riforma portuale, gli accorpamenti potrebbero “slittare” di 36 mesi

Toti: "Si deve garantire che Savona non venga tagliata fuori dai grandi investimenti"

Liguria. E’ rassicurante il messaggio che arriva dal commissario straordinario del porto di Genova, l’ammiraglio Giovanni Pettorino. La riforma delle autorità portuali, che le riduce a 15 e che, in Liguria, vedrà gli accorpamenti di Genova con Savona e La Spezia assieme a Marina di Carrara non provocherà, almeno per ora, nessun “terremoto” e i veri cambiamenti non si vedranno fino al momento in cui la Regione Liguria deciderà il da farsi: “Gli organi delle Autorità Portuali, il commissario, che in questo momento sostituisce il presidente, il collega dei revisori, il segretariato generale e il comitato portuale rimarranno in carica sino alla nomina del presidente”.

Gli occhi sono puntati su piazza De Ferrari, sulle scelte che farà il presidente Giovanni Toti. “La prima fase – prosegue Pettorino – sarà vedere se il governatore della Regione consentirà l’accorpamento tra Genova e Savona subito o se usufruirà della clausola che consente di attendere 36 mesi. Successivamente il ministro chiederà i nomi per la presidenza e si comincerà a dare attuazione concreta alla norma”.

Il presidente, per ora, si limita alla diatriba politica legata alla scelta del nuovo presidente di Genova, e sulla scelta tra un tecnico è un politico: “Non si possono fare figli e figliastri – dice Toti – l’ho detto al ministro Delrio a cui spetta la nomina del presidente della nuova autorità di sistema, con l’intesa del governatore. L’intesa del governatore della Liguria ci sarà, se ci saranno proposte ragionevoli e soprattutto se la Liguria e le Regioni di centrodestra verranno trattate con la medesima dignità delle altre Regioni”.

Sugli coronamenti, invece, tutto sembra essere molto più nebuloso anche se tutto fa supporre che si stia pensando alla proroga: “Credo che Genova e Savona siano due realtà diverse e complesse – sostiene il governatore – si deve garantire che Savona non venga tagliata fuori dai grandi investimenti che devono necessariamente essere fatti sull’autorità di sistema complessa della Liguria. Inoltre occorre garantire a Savona un tempo ragionevole per chiudere i bilanci e portare in sicurezza le opere che si stanno facendo”.

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