Allarme in riviera

Finti volontari Avo annunciano al telefono una raccolta fondi, la presidente Leppori: “Sono truffatori”

I volontari prestano assistenza gratuita e non a pagamento; già un caso scoperto in passato a Savona

volontari ospedalieri

Ceriale. “Buongiorno siamo dell’Avo, l’associazione dei volontari ospedalieri. Passeremo presto dal suo domicilio per una raccolta fondi ed abbiamo bisogno anche del suo aiuto”. Telefonata-truffa ricevuta da una donna di Ceriale rimasta anche sorpresa dal tono perentorio della persona che era dall’altra parte del filo. E così ha chiamato una delle decane del volontariato ospedaliero per sincerarsi della validità dell’iniziativa, scoprendo che si trattava di una truffa.

Una situazione che ha destato allarme e preoccupazione, tanto che la presidente della sezione di Alassio, Albenga e Andora Alessandra Leppori ha lanciato un appello: “Attenzione, non sono in corso raccolte fondi decise dall’Avo – dice – Non è nostra usanza effettuarne anche perché, è bene ricordarlo, il nostro servizio è gratuito e non comporta alcuna spesa per le assistenze che garantiamo nelle strutture ospedaliere della zona. Tra l’altro, proprio per evitare malintesi, i nostri nuovi volontari, prima di entrare in servizio vengono sempre presentati al personale sanitario di ospedali o case di cura”.

Una maggiore tutela, ma anche una forma di rispetto per gli anziani che poi dovranno essere assistiti in reparto. “Purtroppo, in passato, a Savona una persona aveva indossato un camice fingendosi volontaria per poi chiedere denaro per le prestazioni offerte – dice ancora Alessandra Leppori – Ma non è così. L’Avo è un servizio assolutamente gratuito. Non viene richiesto denaro”. Non resta dunque che tenere bene gli occhi aperti perché i truffatori sono sempre in agguato.

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