Vado Ligure. Hanno scelto la via del silenzio (almeno con i media) e del confronto diretto coi loro dipendenti i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Bombardier che questo pomeriggio hanno preso parte al tavolo convocato al ministero per lo sviluppo economico per discutere della procedura di licenziamento di 106 addetti avviata dall’azienda non più tardi di una settimana fa.
I delegati delle varie sigle sindacali hanno deciso di mantenere le bocche cucite e di non anticipare nulla da ciò che è emerso al Mise e, al contrario, comunicare l’esito del vertice romano direttamente ai lavoratori nel corso di un’assemblea che si terrà domani mattina presso lo stabilimento di Vado Ligure.
La posizione dei sindacati, ovviamente, è ovviamente di netta contrarietà:
“L’azienda ha deciso di avviare il licenziamento in modo unilaterale – tuonava qualche giorno fa l’ormai ex segretario della Fiom-Cgil Andrea Pasa – non solo senza trattare con noi, ma anche senza nemmeno ascoltare le istituzioni che avevano chiesto di posticipare ogni possibile provvedimento a dopo l’incontro del 28 al ministero”.
E dire che dall’ultimo incontro tra l’azienda e la Regione erano trapelate notizie decisamente meno drammatiche: si era parlato di esuberi, ma in numeri più contenuti.