Rallentare

Autovelox a Cosseria, il sindaco: “Necessario per avere maggiore sicurezza”

Si trova lungo la provinciale 42 e tiene d'occhio gli automobilisti che viaggiano verso Cengio e verso San Giuseppe di Cairo

autovelox

Cosseria. Il sindaco di Cosseria Roberto Molinaro interviene con alcune precisazioni a proposito dell’autovelox recentemente installato lungo la provinciale 42 e che tiene d’occhio gli automobilisti che viaggiano verso Cengio e verso San Giuseppe di Cairo.

“La strada ex statale 28 Bis Carcare Millesimo e la provinciale 42 San Giuseppe di Cairo Cengio presentano problematiche diverse – dice il primo cittadino – Il rettilineo di Casalidora sulla SP 28 bis è stato classificato centro abitato e ha un marciapiede percorribile, un’illuminazione adeguata e 5 attraversamenti pedonali illuminati, più la presenza quotidiana delle Forze dell’Ordine. Con l’amministrazione Cavallero oltre agli attraversamenti sono stati installati dei misuratori di velocità ed avevano sortito un buon effetto. Nonostante ciò questo tratto di strada presentava ancora margini di rischio causa alcuni guidatori che viaggiavano ad alta velocità”.

“Con la collocazione di due velobox la velocità si è sensibilmente ridotta nonostante tutti i tentativi effettuati sui social network e non solo di denigrarne la funzionalità. Si tratta di tentativi che reputo pretestuosi al solo fine di vanificare (inutilmente) le iniziative atte a ottenere una maggiore sicurezza. Uno studio di fattibilità per ottenere la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati è stata consegnata in Regione lo scorso autunno perché ovviamente le risorse comunali non consentono interventi che richiedano grossi impegni finanziari.

Analisi diversa è il rettilineo dei Rossi, “dove non esiste un marciapiede, l’illuminazione è molto più rada e dove un’alta percentuale di veicoli viaggia a velocità che sarebbero sanzionate anche sull’autostrada. Il misuratore anche qui installato dall’Amministrazione Cavallero ha rilevato anche 187 chilometri orari da parte delle moto e la normalità di quelli che eccedono è di oltre 100 chilometri orari. Pure questo tratto di strada è interessato da uno studio di fattibilità presentato in Regione lo scorso anno. Nell’attesa avevo chiesto di poter collocare i velobox ma la Provincia trattandosi di strada extra urbana ha deciso di installare due postazioni fisse”.

“Ora comprendo che per colpa degli indisciplinati si è costretti a viaggiare in terza con il piede sul freno perché la strada è in discesa. Ricordo che in questi due anni ho rilevato 6 auto finite fuori curva e se non ci sono stati decessi è grazie agli airbag e alla fortunata coincidenza che nessuno stava transitando a piedi o in bicicletta”.

Sul limite dei 50 chilometri orari: “Comprendo possano essere discutibili lo comprendo ma non sono un tecnico. Chiedo però una maggiore cartellonistica che avvisi visto che lo prevede il codice della strada che in quel tratto vi sono le postazioni di rilevamento al fine di tutelare anche coloro che distrattamente viaggiano pochi chilometri orari sopra i 55 tollerati. Alcuni segnali sono coperti dalla vegetazione, parte del manto stradale e da rifare completamente così come alcuni tratti di guard-rail sono da sostituire perché completamente divelti”.

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