Vado L. “Abbiamo saputo della decisione di dismissione del carbone dai media e non dall’azienda e questo non ci ha fatto piacere…Era nell’aria una prospettiva del genere, anche alla luce dell’ordine del giorno che era stato approvato in Consiglio regionale: ora vogliamo capire e avere alternative a tutela del posti di lavoro”. Lo ha detto il segretario provinciale della Cgil savonese Giulia Stella intervenendo sul caso di Tirreno Power.
“L’azienda deve assumersi le sue responsabilità di fronte a questo territorio dove di profitti ne ha fatti tanti, non basta il pur importante tavolo ministeriale, bisogna che si trovi nel più breve tempo possibile una reale prospettiva per le aree di Vado Ligure e per una riqualificazione industriale che possa dare garanzie a tanti lavoratori”.
“E se c’è un’uscita dal carbone allora che si ragioni sul futuro della produzione energetica e che Vado Ligure rientri in una strategia nazionale. Noi come sindacato siamo aperti al confronto e a ragionare sulle soluzioni industriali per il settore, nell’ambito di uno sviluppo sostenibile. E’ una questione nazionale e regionale (considerando che in Liguria si stanno chiudendo due centrali Enel), ma è necessario fare presto e individuare subito un nuovo percorso produttivo e occupazionale per le aree della centrale vadese” conclude il segretario Stella.