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Sciopero nazionale di Tirreno Power, i sindacati: “Adesione alta, ma serve l’intervento di azienda e istituzioni” fotogallery video

L'adesione è stata “prossima alla totalità del personale” e l'iniziativa ha ottenuto la “solidarietà di tutte le istituzioni e di altre aziende"

Bombardier e Tirreno Power in sciopero

Vado Ligure. “Gli elettrici non usano quasi mai l’arma dello sciopero. Storicamente il sindacato di categoria ha saputo impostare le relazioni Industriali in maniera costruttiva e con autoregolamentazione del diritto di sciopero, contemperando le ragioni dell’una e dell’altra parte. Uno scambio alto che ha funzionato bene sia per le aziende che per i lavoratori. Quando questo equilibrio si è rotto, come sta avvenendo ora in Tirreno Power (senza dimenticare il silenzio degli azionisti: Engie e Sorgenia), le risposte dei lavoratori sono state emblematiche”.

Così in una nota congiunta le sigle sindacali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil commentano lo sciopero nazionale di otto ore di Tirreno Power proclamato “per rivendicare un piano industriale credibile e la salvaguardia dell’occupazione”.

L’adesione è stata “prossima alla totalità del personale” e l’iniziativa ha ottenuto la “solidarietà di tutte le istituzioni coinvolte e anche dei colleghi elettrici di altre aziende, Enel in testa. Insomma: se serviva una dimostrazione di compattezza e soprattutto se qualcuno voleva ‘misurare’ la nostra determinazione, è stato servito. Sappiamo bene, però, che lo sciopero, da solo, non può bastare a trovare soluzioni definitive; per questo serve che azionisti e istituzioni (un primo tavolo al Mise è previsto per il giorno 16 giugno.) convochino al più presto le tre segreterie nazionali Filctem, Flaei e Uiltec e si adoperino per trovare tutti gli strumenti utili a superare questa pesante crisi”.

“Un forte segnale i lavoratori elettrici lo hanno dato e se è vero che la crisi di Tirreno Power non è che la prima, all’interno del settore elettrico, siamo pronti, se dovesse servire, ad allargare la protesta in tutte le società elettriche. Non ci stiamo ad assistere alla perdita del posto di lavoro di quasi 200 colleghi a causa di una pianificazione e di una liberalizzazione che ha arricchito molti per tanto tempo”.

Sul versante contrattuale “ci attendiamo segnali concreti in termini di solidarietà di Settore e non di arretramento ed indebolimento delle tutele di lavoratori e lavoratori elettrici. I lavoratori elettrici non staranno a guardare: né quelli di Tirreno Power, né gli altri, dipendenti di altre aziende in difficoltà”.

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