24 anni dopo

Savona, Forzano scrive a Caprioglio: “Nuova autostrada a monte, e quella attuale diventi Aurelia Bis”

E l'ingegnere rivela: "Il progetto già apprezzato dalla Regione nel 1992 ma poi dimenticato"

Savona. Un nuovo tracciato autostradale, che descriva una arco a monte di quello esistente, con l’attuale A10 “declassata” ad Aurelia Bis da Celle Ligure fino a Vado. Ecco la proposta che Paolo Forzano, ingegnere savonese noto per essere il presidente del Comitato Casello Albamare, fece alla Regione nel 1992: e che ora, a 24 anni di distanza, ha deciso di rispolverare indirizzandola al neosindaco di Savona, Ilaria Caprioglio.

La prima idea, come detto, risale addirittura al 1992. “La proposta fu giudicata tecnicamente ineccepibile dall’architetto Luccardini, direttore Ufficio Porti, Viabilità, Ferrovie – ricorda Forzano – nonché predecessore di Gian Poggi, che ricoprì lo stesso ruolo durante l’epoca Burlando. Nonostante il giudizio positivo, però, la mia idea venne dimenticata, e sono passati 24 anni inutilmente”.

Ma Forzano, come ben sanno sotto la Torretta, è uno che non molla: e così, giunti al 2016 e con un tracciato di Aurelia Bis ormai in lavorazione, Forzano torna alla carica rivolgendosi, questa volta, al sindaco di Savona Ilaria Caprioglio. “Ho scelto lei – spiega l’ingegnere – perché con la Provincia che sta sempre più perdendo il proprio ruolo, tocca al primo cittadino del capoluogo assumere il ruolo di ‘guida’ dell’intero comprensorio. E se l’Aurelia Bis come è concepita oggi è assolutamente inutile dovrà essere lei a farsi carico di denunciare la cosa e di combatterla”.

La proposta di Forzano si poggia su un concetto opposto rispetto all’Aurelia Bis in costruzione: l’idea è appunto quella di costruire un nuovo tratto autostradale, più distante dal mare rispetto ad oggi e a 3 corsie (una rarità dalle nostre parti), utilizzando l’attuale percorso della A10 come strada statale. Da Varazze fino a Porto Vado, l’accesso alle città costiere sarebbe garantito da una serie di svincoli. “Molti di questi sarebbero semplicissimi da realizzare – rivela Forzano – ci sono molti punti in cui l’autostrada è praticamente a livello del terreno, con un dislivello massimo di 5 metri”.

aurelia bis su vecchia a10 progetto forzano

Tredici in totale gli svincoli immaginati da Forzano. Arrivando da Genova: Costa, Cassisi, Pecorile Est e Ovest, Albisola Superiore (l’attuale casello), Grana, Albissola Mare Centro, Rio Termine (all’altezza dell’ospedale San Paolo), La Rusca, Madonna del Monte, via Tissoni, Artigiani e Legino Ovest (l’attuale casello di Savona). Una soluzione che permetterebbe di non intasare più l’Aurelia, ma di “scendere” a mare solo all’altezza desiderata: su Savona, ad esempio, sarebbe possibile arrivare da Valloria, dalla Rusca, da Corso Ricci, dalla Chiavella, dalla zona Paip e da Legino (come oggi).

L’idea è lì, su carta, da ormai 24 anni. E probabilmente lì rimarrà, visto che ormai si sono scelte, letteralmente, altre strade. Ma Forzano ci riprova, ancora una volta: “L’Aurelia Bis attuale riguarda soltanto un piccolo tratto, tra Albissola e Savona, e per il resto del territorio non c’è nessuna idea. Ritengo quindi che non sia troppo tardi, e che ci si possa pensare ancora: oltretutto Autostrade dovrebbe per legge investire il 5% dei proventi sul territorio, quindi anche il problema dei fondi sarebbe parzialmente risolto. E si potrebbe pensare ad una convenzione con Autostrade, con un allungamento della concessione e un aumento del pedaggio, in cambio della realizzazione dell’opera“.

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