Fermato e incastrato

Savona, approfitta del suo disagio psichico e lo rapina: arrestato pregiudicato

Intervento dei carabinieri nella notte in via Paleocapa, con il fermo in flagranza dell'uomo

carabinieri

Savona. È successo stanotte nella centralissima via Paleocapa, verso le 4:00. Un uomo di 35 anni, affetto da “disagio psichico”, si intrattiene a parlare con un amico seduto su una panchina sotto i portici quando si avvicina a loro un rumeno, classe 1989, pregiudicato e in Italia senza fissa dimora, che comincia ad inveire, senza motivo nei confronti dell’uomo, probabilmente approfittando del suo stato psichico.

Dapprima comincia ad insultarlo e subito dopo lo obbliga minacciandolo, a comprargli un pacchetto di sigarette dal vicino distributore automatico di tabacchi. La vittima, spaventata dalle minacce ricevute acconsente, nel tentativo di “evitare guai peggiori” e nella speranza che tale gesto possa far desistere lo straniero da ulteriori azioni magari violente.

Purtroppo così non è accaduto: K.U. (queste le iniziali dell’arrestato) non si accontenta delle sigarette ma anzi, quando le prende dalle mani della vittima, nota al polso di quest’ultima un orologio “che a lui piace molto” e lo pretende senza mezzi termini.

La vittima, sempre più spaventata e indifesa, tenta di evitare la consegna dell’oggetto ma è a questo punto che il rumeno si approfitta dell’uomo iniziando a schiaffeggiarlo. Purtroppo non resta che cedere alla violenza consegnando l’orologio che l’aggressore indossa “spudoratamente” proprio davanti a lui senza nemmeno tentare di darsi alla fuga.

A questo punto il terzo uomo (testimone dell’accaduto) interviene nel tentativo di calmare gli animi e convincere il rapinatore a lasciare in pace il conoscente riconsegnandogli l’oggetto sottratto. Nulla, K.U. non ne vuol sapere e anzi insiste nelle minacce dimostrandosi forte verso chi, suo malgrado, non può reagire.

Intanto però la vittima ne approfitta per allontanarsi e chiamare il 112 per raccontare ai carabinieri l’accaduto e fornire una buona descrizione del delinquente. Una pattuglia si trova poco distante e nel giro di pochissimo arriva sul posto: K.U. è ancora lì, tranquillo che tanto nessuno avrebbe potuto opporsi alle sue minacce.

I Carabinieri lo hanno bloccato mentre ancora discuteva con il conoscente della vittima e al polso indossava l’oggetto rapinato poco prima. La sua difesa: “Me lo ha regalato un mio amico” ma immediatamente la sua versione è stata smentita dalla vittima che, visti arrivare i militari si avvicina raccontando l’accaduto e mostrando ai militari il segno dell’abbronzatura lasciato dall’orologio che fino a qualche attimo prima teneva al polso. Raccolta anche la testimonianza del terzo uomo il rumeno viene arrestato per il reato di rapina.

La vittima, nonostante il suo “disagio”, ha rilasciato dichiarazioni precise che “inchiodano” K.U. davanti alle sue responsabilità e ne consentono l’arresto in flagranza per rapina. Subito dopo l’orologio è tornato al polso del suo legittimo proprietario che ha dimostrato coraggio e fiducia nei carabinieri denunciando quanto accaduto.

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